Alle ore 21.19 27 di giovedì 17 ottobre ora locale l’Orma 60 SHK Scallywag/FUKU ha tagliato il traguardo del Royal Hong Kong Yacht Club Nha Trang Rally (ex Hong Kong to Vietnam Race) al largo di Nha Trang, Vietnam. Dopo di lui Giovanni Soldini sul MOD 70 Maserati che ha tagliato il traguardo alle 21.59 12. Erano le due barche più attese e si sono date battaglia. Ha vinto chi, nel finale, ha fatto la scelta giusta. Altre letture non ce ne sono. Prima della partenza lo skipper David Witt aveva stimato che SHK Scallywag/FUKU avrebbe tagliato il traguardo dopo 28 ore: "Un uomo intelligente una volta mi ha detto: Vinci la partenza, resta in corsa, vinci la gara". Quel consiglio ha dato i suoi frutti perché Witt è rimasto in corsa senza mollare anche quando sembrava che la gara fosse persa. "E’ stato molto bagnato – ha concluso - molto faticoso e duro, ma alla fine abbiamo ottenuto il risultato. Sto diventando troppo vecchio per questo, penso! E' stata un'ottima gara con la Maserati. Alla fine abbiamo dovuto prendere un paio di decisioni, e abbiamo fatto bene. Tutti sono al sicuro e la barca è tutta intera. E' ora di cenare e bere qualcosa".
Trystan Seal, navigatore di Fuku, ha aggiunto: "Penso che la fortuna abbia giocato dalla nostra parte, ma abbiamo giocato bene anche le nostre carte. Abbiamo letto molto bene quello che c'era davanti a noi e siamo arrivati in fondo per primi".
Diversa l’atmosfera su Maserati. “Dopo aver superato i nostri concorrenti - racconta Giovanni Soldini - abbiamo iniziato a crearci un bel vantaggio. La scorsa notte è stata pazzesca: c’era mare molto mosso, per cui volavamo bassi, ma Maserati Multi 70 naviga benissimo e abbiamo raggiunto delle belle velocità, con picchi di 38 nodi! E’ stata una regata molto bella e combattuta, che pensavamo di aver già vinto. A 50 miglia dall’arrivo navigavamo a 25 nodi, con una decina di miglia di vantaggio su SHK Scallywag Fuku: li vedevamo all’orizzonte sulla nostra poppa, in condizioni normali un distacco del genere è impossibile da recuperare. Poi all’improvviso il cielo si è coperto e sono arrivati diversi acquazzoni. Inizialmente siamo riusciti a sfruttare il vento che creavano, ma poi siamo stati inglobati da un enorme temporale, che ci ha lasciato completamente senza vento per due ore. I nostri concorrenti si trovavano a 20 km di distanza, per cui sono riusciti ad arrivare indisturbati al traguardo, mentre noi combattevamo tra un acquazzone e l’altro”.
La navigatrice era attesa alle Bermuda il 6 novembre, ma la sua imbarcazione non era mai arrivata. Una mancanza di notizie che aveva acceso l’allarme nella comunità velica e tra i familiari
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