Il sogno di Fabrizio Lisco di entrare nel team di Luna Rossa Prada Pirelli è nato quando aveva appena 17 anni mentre con i suoi compagni e amici restava tutta la notte seduto sui divanetti del Circolo della Vela Bari incollato alla televisione per guardare le regate di Coppa America in corso dall’altra parte del mondo. Dal 6 al 21 marzo 2021 ad Auckland, in Nuova Zelanda ci sarà anche lui per partecipare alla 36esima America's Cup con il team italiano.
Appassionatosi allo sport della vela ad appena sette anni, quando per la prima volta mise piede in barca con suo papà mentre aspettavano la nascita del fratellino più piccolo, Fabrizio, classe 1982, è cresciuto sui pontili del sodalizio sportivo barese coltivando il suo sogno quotidianamente. Prima come velista poi come tecnico ha pian piano costruito il suo percorso con passione, dedizione e spirito di sacrificio disegnando passo dopo passo la rotta che lo ha portato ad entrare, nel dicembre 2017 nel team di Luna Rossa Prada Pirelli.
Numerosi anche i riconoscimenti da velista che Fabrizio ha raccolto nella sua carriera, tra cui tre titoli mondiali, qualche campionato italiano, due titoli europei e altro. Eppure il lavoro di preparazione della barca prima della regata era la cosa che lo appassionava più di tutto e così ha iniziato a occuparsi solo di Rigging arrivando oggi ai vertici mondiali nel suo ruolo che, senza entrare in dettagli estremamente tecnici consiste nell’occuparsi dell’albero, di ovunque sia presente una cima, una scotta o un sistema per una determinata funzione a bordo della barca, e di tutto ciò che concerne la messa in acqua della barca a mare o a terra dopo gli allenamenti.
Con lui nel team di Luna Rossa Prada Pirelli ci sono un centinaio di persone, tutte scelte con estrema cura badando oltre che alle abilità professionali e tecniche anche alla capacità di fare squadra lavorando a ritmi abbastanza fuori dalla normalità con l’unico obiettivo comune di dare il meglio di sé sempre per rientrare a casa soddisfatti e felici anche a tarda notte, con tutta la stanchezza che organizzare e preparare una campagna di Coppa America comporta.
Un sogno, quello di far parte del team italiano, che Fabrizio ha coltivato con entusiasmo sin da quando era piccolo e che ora sta vivendo ad occhi aperti con la consapevolezza che nulla dopo questo sarà più come prima e con la certezza di star crescendo ancora tanto e di poter portare, un domani, la sua esperienza di nuovo a casa sua, in Puglia, a Bari, al Circolo della Vela. Per adesso però Fabrizio è concentrato sul suo obiettivo e sul suo lavoro. Per tutto il resto c’è tempo.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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