Il Radar di bordo rileva un possibile pericolo, Voyager mostra di che cosa si tratta. Sicurezza sempre! In qualsiasi tipo di condizione meteorologica, di giorno e di notte, che siate esperti naviganti oppure novelli armatori.
Con questo messaggio A.ST.I.M. S.r.l. apre la nuova primavera nautica 2008, affidando al sistema elettro-ottico Voyager il compito di ausilio alla navigazione strumentale. Voyager è ideale per imbarcazioni dislocanti di livello medio-alto, oppure per imbarcazioni veloci e plananti. Lo zoom ottico continuo consente di raggiungere distanze di visione di diverse miglia nautiche, mentre la giro-stabilizzazione consente un’immediata compensazione del beccheggio e del moto ondoso, anche alle alte velocità, consentendo così di non perdere mai di vista il soggetto inquadrato. Non bisogna essere certo comandanti di lungo corso per utilizzare al meglio tutte le funzioni di questo sistema. La Joystick Control Unit (JCU), si chiama così la console di controllo: consente un passaggio rapido ed estremamente semplice, da una funzione all’altra, mostrando tutte le icone in primo piano e mantenendo costantemente sullo sfondo le immagini: sia quelle termiche per la navigazione notturna, che quelle a colori, per quella diurna. In questo modo nessuna distrazione potrà compromettere la vostra sicurezza in navigazione.
Sono inoltre pre-programmati 4 set di luminasità e contrasto, a seconda del luogo e della situazione in cui si naviga (imm. di destra), e se il monitor è troppo luminoso la notte, si può impostare la funzione “Night” che attenua al rosso tutte le immagini: per gli occhi, la visione sarà perciò molto più riposante. L’area centrale è presentata con una risoluzione superiore, rispetto all’immagine residua: in quest’area, come per il campo visivo umano, ogni dettaglio, vicino e lontano, viene esaltato: risultando così molto più visibile e chiaro. E se di giorno si viene abbagliati dal sole? Niente paura! L’immagine termica non sarà minimamente influenzata, e potrete continuare la vostra navigazione in tutta sicurezza...appunto: Sicurezza Sempre!
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese