E' stato presentato, come punto di partenza della tavola rotonda "Turismo nautico, motore dei territori costieri: dai porti all'entroterra", introdotto dal Vice Presidente di UCINA, Pietro Carlo Vassena, il primo numero del Rapporto Annuale sul Turismo Nautico, redatto dall'Osservatorio Nautico Nazionale.
Patrocinato dal Ministero del Turismo, che, come ricordato dal Ministro Brambilla nel corso dell'Assemblea Generale della Nautica, lo ha eletto l'unico documento esaustivo sul comparto, prevedendo di inserirlo come parte integrante dell'Osservatorio del Turismo Nazionale, lo studio è stato promosso e realizzato da UCINA - Confindustria Nautica - e dall'Università degli Studi di Genova.
Il rapporto analizza tutti gli aspetti legati al turismo dell'acqua e della nautica: da quelli connessi ai loro riflessi territoriali e infrastrutturali, ambientali, produttivi economici e di mercato, legislativi e normativi, a quelli relativi alla domanda turistica e alle sue determinanti.
Tra i temi più interessanti emersi dalla presentazione, sui quali si sono confrontati i partecipanti alla tavola rotonda, spiccano la mancanza di un sistema organizzato di porti turistici omogeneamente distribuiti sulle coste del paese, le potenzialità di sviluppo economico per i territori legati alla presenza dei porti e la necessità di una migliore e più uniforme regolamentazione delle Aree Marine Protette.
Per quanto riguarda le infrastrutture portuali, dallo studio, presentato da Gian Marco Ugolini, emerge che, ad oggi, in Italia esistono 147.000 posti barca. L'indice di pressione, ovvero il rapporto tra unità da diporto e posti barca in Italia è pari al 3.8, contro il 2.1 della Francia e l'1.5 della Spagna.
Si evince dunque la necessità di implementare le strutture portuali anche in un'ottica di marketing territoriale: l'osservatorio segnala infatti che il reddito giornaliero pro capite a vantaggio del territorio ammonta a 102 Euro, mentre la spesa annua sostenuta da un'unità da diporto per i servizi portuali (ormeggio, carburante, manutenzione, accessori e provviste) si attesta intorno ai 14.000 Euro. Un valore che secondo quanto indicato da Fulvio Luise, della Luise & Sons, può salire per i mega yachts fino a 100 mila Euro.
Commentando questi dati, il Senatore Luigi Grillo ha affermato che ai porti dovrebbe essere conferito lo status delle grandi opere, ricordando che la maggior parte dei porti turistici esistenti è stata realizzata attraverso finanziamenti privati e che la normativa esistente in Italia relativamente alla loro costruzione è tra le più avanzate in Europa.
Su questi temi si sono espressi anche i due presidenti delle Associazioni che riuniscono i porti turistici, Assonat e Assomarinas, ovvero Luciano Serra e Roberto Perocchio.
Antonio D'Alì, Presidente della XIII commissione Territorio e Ambiente del Senato, è invece intervenuto sul tema delle Aree Marine Protette, sottolineando la necessità che la tutela ambientale non si identifichi esclusivamente con una normativa vincolistica. Si rende indispensabile una politica di sistema tesa a promuovere una cultura e conoscenza del territorio, capace di combinare la tutela dell'ambiente e la fruibilità delle bellezze naturali.
In chiusura il Presidente di UCINA, ha ancora una volta ricordato come ben quattro dei provvedimenti segnalati al Governo nel "Piano per la Nautica" presentato in occasione dell'Assemblea Generale dello scorso 3 ottobre, riguardano il necessario sviluppo dei porti turistici italiani come condizione imprescindibile per supportare l'intero settore.
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