Sono saliti a bordo della nave “MSC Divina” gli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico Luigi Calamatta di Civitavecchia in occasione dell’evento conclusivo di Nauticinblu. Il progetto di educazione ambientale di Marevivo ha consentito ai ragazzi, futuri professionisti del mare, di acquisire conoscenze e competenze sulla tutela dell’ambiente e la sostenibilità delle risorse marine.
Durante l’evento, gli studenti hanno presentato l’elaborato finale realizzato in seguito a quattro giorni di full immersion nel progetto. Un percorso formativo durante il quale gli esperti di Marevivo hanno guidato i ragazzi attraverso attività laboratoriali svolte sia in aula che all’aperto.
Il comandante della “Divina” ha consegnato ai ragazzi gli attestati di partecipazione, invitando loro a coltivare la passione per il mare e a perseguire la sua salvaguardia come elemento fondamentale per intraprendere la propria carriera nel settore marino. Presenti all’evento anche la Segretaria Generale di Marevivo Maria Rapini e i professori dell’Istituto Nautico che hanno contribuito all’organizzazione e allo svolgimento delle lezioni.
«Crediamo fortemente nell’importanza di investire sulle nuove generazioni per educare alla tutela ambientale e al rispetto del mare», afferma Maria Rapini. «Il valore aggiunto di questo progetto è il coinvolgimento degli studenti degli Istituti Nautici che faranno del mare la propria professione in futuro. A loro cerchiamo di fornire gli strumenti necessari per poter sfruttare le risorse naturali a disposizione sempre nel rispetto dell’ambiente.»
«Siamo orgogliosi di aver reso possibile la nascita di questo progetto dal grande valore educativo - spiega Daniela Picco, responsabile delle partnerships di MSC -. Il nostro business si fonda sul mare e per questo ci sentiamo in dovere di agire per salvaguardare questa risorsa così preziosa. Collaboriamo con Marevivo da diversi anni e grazie a questa iniziativa ci rivolgiamo ai giovani che saranno i protagonisti del mare di domani, contribuendo alla loro formazione e mettendo a disposizione l’esperienza dei nostri ufficiali di bordo».
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese