Pedote è in testa: è lui oramai a dettare legge in questa classe. Giancarlo è a 118 miglia dall’arrivo. Dietro di lui Michele Zambelli, a circa 70 miglia. Al terzo posto Nicolas Boidevezi ha riconquistato il terzo gradino del podio virtuale, a 124 miglia dalla barca di Pedote. Nei Serie è lota serrata tra Damien Audrain e Jonas Gerkens, che si trovano entrambi a 269 miglia dall’arrivo.
A parte l’ovvia soddisfazione di noi italiani per la doppietta che si profila e che sarebbe storica, il fatto più rilevante delle ultime 24 ore è l’estrema difficoltà in cui si trova Davy Beaudart (Cultisol), l’altro scafo a prua tonda progettato da David Raison, unico a poter tener testa al Prysmian di Pedote. Ieri mattina David ha azionato per due volte a 30 minuti di distanza l’una dall’altra la sua balise, il segnale di posizionamento da inviare per richiedere soccorso. Ancora non si sa cosa sia successo. Sul posto non è ancora arrivato il Class 40 Mille Sabord condotto da Lionel Régnier, che la Direzione di Corsa sta guidando sul posto. Ha disalberato? Ha rotto la chiglia? Ha problemi hai timoni? Nessuno può saperlo. Ieri sera un nuovo segnale di soccorso. La cosa positiva è che il ragazzo è ancora a bordo visto che ha azionato il segnale.
Non si saprà nulla fino a quando non verrà raggiunto dal soccorso. Intanto deriva verso est a circa un nodo e quindi la barca è assolutamente ingovernabile. Abbiamo già avuto modo di polemizzare su come viene inteso e gestito il concetto di “sicurezza” di questa classe alla partenza dell’ultima Mini Transat. Ribadiamo che c’è qualcosa di concettualmente sbagliato. Un telefono satellitare portatile (oltretutto tracciabile in entrata e in uscita e quindi…. niente possibili furbate) dovrebbe essere consentito a bordo. Aspettiamo Pedote, ma per la sicurezza speriamo di non aspettare Godot.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
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Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese