Nautica e GPL, due comparti da decenni ai vertici di produzione, qualità ed export in tutto il mondo si preparano a collaborare, testimoni di fantasia progettuale, tecnologie di eccellenza e attenzione all’ambiente.
E’ il messaggio che lancia il Consorzio Ecogas da Venezia - durante la conferenza stampa di Legambiente a Santa Marta - scegliendo di appoggiare il tour 2010 di Goletta Verde, in continuità con la presenza dello scorso anno sul Treno Verde, per supportare lo status di carburanti ecologici dei gas per auto.
“GPL e metano sono carburanti ecologici, economici e sicuri – ha dichiarato Ugo Nazzarro, relazioni esterne del Consorzio Ecogas - disponibili da subito per aiutare l’ambiente. Nel nostro Paese sono utilizzati da quasi 2 milioni di veicoli. Aziende italiane all’avanguardia producono soluzioni sempre più performanti esportate in tutto il mondo: possono funzionare a gas automobili, autobus, mezzi commerciali, scooter. E ora, grazie a nuove normative, anche le imbarcazioni”.
E’ infatti praticamente completo il quadro regolamentare che consentirà l’apertura del mercato nautico al GPL: le aziende interessate potranno applicare la tecnologia di questa alimentazione alternativa ai motori marini, sia ex fabrica sia in post-vendita, riforniti presso impianti di distribuzione dedicati.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21 ottobre 2009, invece, il Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l´esercizio degli impianti di distribuzione di gas di petrolio liquefatto ad uso nautico.
Nell’aprile 2009 è stata pubblicata la norma UNI EN 15609 che stabilisce le specifiche tecniche per la progettazione e costruzione di imbarcazioni alimentate a GPL e per la conversione a GPL delle unità già in uso. Prodotta sotto il mandato della Commissione Europea, è stata già armonizzata nella Direttiva 94/25 attraverso la Comunicazione della stessa Commissione del 4 marzo 2009 (OJ C 51, 4.3.2009, p. 12).
Normative frutto dell’intenso e pluriennale impegno di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, le associazioni di categoria che raccolgono gli operatori del settore GPL in Italia: nell’ambito degli organismi di normazione europea, hanno condotto i lavori di standardizzazione della componentistica e delle apparecchiature.
L’applicazione del GPL alle imbarcazioni da diporto e da lavoro – così come per la corretta fruizione delle aree marine protette - può contribuire notevolmente al rinnovo ecologico del settore nautico. E come fa notare Salvatore Piccolo, Responsabile settore Autotrazione di Assogasliquidi, “gli obiettivi di Kyoto sono sempre più stringenti, e riguardano ormai tutti i settori industriali”.
“Anche il settore della nautica e soprattutto quello del diporto, sono chiamati in causa dalla normativa europea – prosegue Piccolo – e come per l'autotrazione serve una soluzione immediata. Il GPL è una soluzione, in quanto risorsa immediatamente disponibile. E' un carburante economico ed ecocompatibile che può essere utilizzato anche in questo ambito. Esso gode di un riferimento esplicito nella direttiva europea riguardante le barche e i motori per uso diportistico proprio perchè offre un vantaggio ambientale considerevole: un motore a GPL presenta una riduzione del 10-15% delle emissioni di CO2 rispetto ad un motore a benzina. Auspichiamo che la soluzione GPL possa essere realmente adottata e implementata a livello di mercato.”
Il contributo al taglio delle emissioni non si limita alla CO2: diminuiscono drasticamente anche idrocarburi incombusti, emissioni di sostanze organiche nell’acqua e quelle sonore.
La diffusione del GPL nel settore della nautica può quindi contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, come già avviene su strada per le quattro ruote, salvaguardando così la salute dei fiumi, dei laghi e dei mari e nello stesso tempo aiutando gli utenti a risparmiare sul costo del carburante. Secondo Alessandro Tramontano, direttore del Consorzio Ecogas, “si potrebbe anche pensare a un 10% di natanti a GPL nell’ambito dell’utilizzo diportistico e da lavoro nel giro di qualche anno: si tratta infatti dell’unica alternativa subito disponibile e praticabile.”Confindustria Nautica, riunita nell’Assemblea annuale dei Soci, ha presentato l’analisi previsionale sull’andamento del settore, realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione
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