Vela, America's Cup - Si rischia di non regatare a Valencia? Qualche probabilità c'è perchè Oracle non demorde e continua a perseguire la soluzione legale che porterebbe probabilmente alla squalifica di Alinghi ed all'assegnazione della Coppa America a tavolino sulla questione delle vele. Ad una settimana dall'inizio delle regate la situazione è esplosiva e potenzialmente fuori controllo. L'incertezza sta uccidendo la Coppa anche mediaticamente: la Rai non manderà nessun inviato a Valencia e farà mezz'ora di speciale solo sul satellite e alle 23:45, usando le immagini libere da diritti che verranno messe a disposizione dall'organizzazione. Eventuali notizie saranno date dai TG.
Questa l'ultima di chiarazione del vice commodoro della Societé Nautique de Geneve, Fred Meyer, a commento delle ultime azioni di Oracle: “L’ultima raffica di documenti legali e di dichiarazioni pubbliche rese dal Golden Gate Yacht Club di Larry Ellison, dimostrano ancora una volta la loro unica ambizione, ovvero vincere l’America’s Cup senza regatare sull’acqua. BMW Oracle non soltanto ha portato avanti la sua nona causa legale cercando di squalificare il Defender svizzero attraverso la Corte di New York mediante una anomala interpretazione del Deed of Gift, ma ha anche intensificato la sua campagna legale su un altro fronte.
BMW Oracle è determinato a conquistare l’America’s Cup, anche attraverso una revisione basata su quattro punti e presentata alla Giuria dell’America’s Cup, che contesta le regole pubblicate nel Bando di Regata e nelle Istruzioni di Regata pubblicate dalla SNG per la 33a America’s Cup. Lo sfidante non ancora ha compreso che sta per partecipare ad una sfida regolata dal Deed of Gift. Non c’è mutuo consenso, anche la Suprema corte di New York ha dichiarato molto chiaramente che le regole devono essere stabilite dallo yacht club Defender e questo stesso concetto è espresso molto chiaramente nel Deed of Gift.
In riferimento agli attacchi di Tom Ehman sulla legalità delle vele di Alinghi relativamente al concetto di “costruzione nel paese di origine”, la storia e i fatti supportano, l’interpretazione del Deed of Gift di SNG, come è stato peraltro recentemente sottolineato dallo storico americano John Rousmaniere: “a differenza degli scafi, le vele non venivano considerate oggetto delle restrizioni dettate dalla nazionalità – così come per quanto riguarda i velisti, i velai i donatori o i fiduciari del New York Yacht Club”.
Siamo stati chiari: se BMW Oracle avrà successo nello squalificare le vele del Defender non ci sarà regata e Russell Coutts avrà vinto l’America’s Cup per Larry Ellison senza regatare. Una vera ironia visto che lo stesso Russell ha usato vele 3DL dal 1995 con ogni team con il quale ha regatato, prima New Zelaland, poi la Svizzera e ora gli USA.
Un ulteriore esempio del doppio binario su cui si muovono i nostri avversari, è dato dal fatto che BMW Oracle sta cercando di contravvenire alle regole che vietano l’utilizzo di sostanze chimiche “Trash Disposal and Environmental Protection” presenti nelle Istruzioni di Regata, continuando liberamente a inquinare le acque di Valencia scaricando in mare sotto i suoi scafi un cocktail di sostanze chimiche, al fine di rendere la sua barca più veloce.
SNG insiste sul fatto che entrambi i concorrenti rispettino le acque spagnole così come rispettano quelle di casa loro.
E mentre noi rilasciamo informazioni sui fatti realmente accaduti, le loro rivendicazioni sull’accordo di Singapore sono pura fantasia. Le firme in calce all’accordo che Tom Ehman ha sbandierato con enfasi non sono altro che quelle apposte su di una prima bozza che era stata scartata per essere successivamente modificata, prima che BMW Oracle facesse abortire il meeting portando il nostro club in giudizio per la nona volta.
SNG continua a credere che il vincitore dell’America’s Cup dovrà essere deciso sull’acqua e non a terra. Ci vedremo sulla linea di partenza l’8 Febbraio prossimo”.
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