Non fa notizia un cane che morde un uomo, ma un uomo che morde un cane. E’ questa al regola numero uno che viene insegnata in tutte le scuole di giornalismo del mondo. Ed è quello che sta accadendo con Caterina Banti e Ruggero Tita, ai quali è stato appena assegnato il 2022 Rolex World Sailor of the Year Award. E non per la loro attività in coppia a bordo del Nacra 17, ma per essere essi stessi, singolarmente, i migliori velisti del mondo, sia in campo femminile sia in campo maschile. Sono talmente bravi che questa notizia pare quasi scontata. Ma non è così. Confermarsi ogni giorno nell’eccellenza che hanno raggiunto è difficilissimo. Quindi è una notizia anche questa del World Sailor of the Year Award. Una bellissima notizia.
Ecco il loro commento a questo premio che corona un anno perfetto sul Nacra 17 dalle Olimpiadi di Tokyo all’ultimo Campionato del Mondo.
Ruggero Tita e Caterina Banti: "Siamo davvero felicissimi di ricevere questo premio; spiace che proprio quest'anno non sia possibile essere di persona a ritirare quello che rappresenta il massimo riconoscimento della vela mondiale. Vogliamo ringraziare tutti gli stakeholders che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo, e tutti i nostri fans che ci hanno votato da casa! già nel 2018 eravamo andati vicini a vincerlo ma sfortunatamente non lo avevamo raggiunto. Questa soddisfazione però non sposta i nostri obiettivi, rimaniamo con i piedi per terra perché questo è soltanto l'inizio. L'obiettivo è e rimane quello delle Olimpiadi di Parigi 2024. Questo è uno step che ci stimola ancor di più a lavorare duro e alzare l'asticella ogni giorno, passo dopo passo, per arrivare a Marsiglia con la possibilità di vincere una medaglia. Sarebbe bello, e qui lanciamo un'idea a World Sailing, poter assegnare questo premio anche a un equipaggio misto e non solo alla categoria maschile e femminile. Per noi è un percorso comune che ci lega fortemente e che riteniamo sia da consacrare, soprattutto in un premio di questa importanza, in maniera unita.”
Queste le parole del Presidente Francesco Ettorre: "Un successo per tutta la vela italiana. Quest'anno Ruggero e Caterina hanno infranto qualsiasi record confermandosi ai vertici della vela mondiale in ogni regata a cui hanno partecipato. Questo è un riconoscimento che viene dopo il premio a Marco Gradoni; la vela italiana è ai vertici per risultati, per programmazione, per appeal. Questo è merito del gran lavoro svolto da tutta la struttura, dal Direttore Tecnico Michele Marchesini, da Gabriele Bruni, da tutti i Tecnici e da un parco atleti sempre in grande fermento e ricco di elementi di spicco. Una vittoria che incorona due grandissimi campioni che tutti ci invidiano!"
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Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
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Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
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Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese