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Sabato, poco prima dell'inizio della 49° edizione de La Solitaire URGO Le Figaro, alcuni skipper avevano espresso la loro preoccupazione per essere costretti a partire sottovento con venti abbastanza stabili. E se queste condizioni (vento da sud di una quindicina di nodi) erano effettivamente presenti quando è stata data la partenza dalla barca di comitato ancorata ai piedi del Cap de la Hève, non c'è stato alcun danno di cui lamentarsi.
Al contrario, è stato un magnifico spettacolo offerto dai 36 velisti solitari, partiti a più di 10 nodi, con randa e solent, prima di aprire gli spi per dirigersi verso una boa di disimpegno posta a 2,5 miglia di distanza. I favoriti sono partiti tutti forte, ma senza rischiare più di tanto, consapevoli che quello che conta è poi la classifica generale e che questa prima tappa complicata può produrre anche molti danni.
Diversi i punti strategici e una prima opzione da prendere rapidamente: una volta passato il Canale, i 36 velisti solisti dovranno infatti posizionarsi rapidamente, dopo aver lasciato l'Isola di Wight a dritta, per decidere come affrontare la DST (zona di separazione del traffico marittimo) di Casquets, perché è come se davanti alle barche ci fosse una vera e propria isola, da lasciare a dritta, oppure da affrontare scivolando lungo le coste inglesi. Questa scelta sarà determinante, ma sarà presa probabilmente solo dopo il meteo di lunedì alle 5:00 che darà il posizionamento della zona di bassa pressione che sta salendo.
In testa alle 18:00 c'è Gildas Mahé (Breizh Cola), seguito da Anthony Marchand (Groupe Royer-Secours Populaire) e da Eric Péron (Finistère Mer Vent)
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