sabato, 19 luglio 2025

VELA OCEANICA

Matteo Miceli: le cose al proprio posto

matteo miceli le cose al proprio posto
Roberto Imbastaro

E’ passato poco più di un mese dal naufragio. Il rientro doloroso, il confronto con la vita di tutti i giorni, i problemi, le ansie, le difficoltà che in mezzo al mare ti scordi. Vorresti battere i pugni contro qualcosa di solido che non sia la stupida acqua del mare che ha inghiottito il tuo sogno. Non puoi farlo. Benvenuto nel mondo reale, dove la barba o la fai o non la fai e dove la vita ti perdona poco, ancor meno del mare. Tra i progetti e la realtà, Matteo ha anche ripreso il suo lavoro. E' anche sempre in giro a tenere corsi o a spiegare la sua avventura. La routine lavorativa ha il pregio di darti certezze. Necessarie. E’ dimagrito, ha la barba fatta e i capelli in ordine. E’ anche ritornato in regata, per una breve corsetta sottocosta con l’amico Mario Girelli. Ride, scherza, invita gli amici a casa con un’ospitalità che non gli è mai mancata. L’uomo quadrato di sempre ha preso il sopravvento. Quasi in tutto. Non negli occhi. Sono acquosi. Quasi da vecchio. Aggiungiamoci marinaio, così non si offende. Lo sguardo a volte lo abbassa. Non è da Matteo. Ma la strada per tornare a vincere nella vita la conosce. La percorrerà presto e bene in compagnia di tanti amici e di tante persone che gli vogliono bene. Ma da solo. Il suo essere “solitario” non si vede in mare.

Si è fatto da solo le domande che seguono e si è anche dato le risposte. Questo suo “essere  Marzullo” (Matteo non avendo la tv non sa nemmeno chi sia - ndr) un po’ sorprende, ma forse ha necessità di chiarire qualcosa. Comunque sono domande che un po’ tutti gli fanno  e questa volta hanno il pregio di avere risposte ponderate. A quelle vere non risponde e non risponderà mai. Anzi, come fosse da Marzullo, se le è fatte e si è dato la risposta da solo. Forse è l'unico modo per rimettere le cose al proprio posto.

   

CHI E' MATTEO MICELI DOPO L'ESPERIENZA DELLA ROMA OCEAN WORLD?

Un uomo sereno, sempre più innamorato del mare, motivato a proseguire nell’azione di sensibilizzazione, soprattutto dei giovani, sui temi dell’ambiente e dello sviluppo eco-sostenibile.
Non deve trarre in inganno il cartello A’MARE’GGIATO che ho esposto al mio rientro a Fiumicino.
Forse non tutti hanno colto il particolare che ‘MARE’ era scritto tra virgolette a significare che resta per me un elemento centrale.
Molti mi chiedono :”Lo rifaresti?”. La mia risposta è secca, senza dubbi: ”Si!”.
Eco40 è stata la mia casa per quasi 5 mesi: dalle giornate tiepide e limpide dell’Atlantico a quelle gelide e burrascose dell’Indiano e del Pacifico con raffiche fino a 70 nodi ed onde alte fino a 10 metri.
Non ho mai perso la voglia di farcela, nonostante i tanti problemi incontrati, perché ero psicologicamente predisposto ad affrontarli in una impresa così lunga e così estrema.
Gli oltre 7.000 followers che mi hanno seguito ed incoraggiato sul web sono stati una incredibile iniezione di energia ed ottimismo…
Eco 40 è stata per me la metafora del pianeta in cui viviamo dove giornalmente mi sono confrontato con il fatto che le risorse imbarcate, alimentari ed energetiche, sono destinate ad esaurirsi se non vengono utilizzate e rinnovate con criterio.
Mi sono messo in gioco non solo come navigatore ma anche come cittadino del mondo: non è possibile continuare a restare inerti sapendo che gli Oceani rappresentano oltre il 70% della superficie terrestre e sono le prime vittime dell’inquinamento, quasi fossero spazi che non appartengono a nessuno…
Ed anche se il mio rientro è stato all’Aeroporto di Fiumicino e non al Porto di Riva di Traiano, non completando l’impresa sportiva, le 25.000 miglia percorse circumnavigando il globo in condizioni estreme hanno dimostrato che, puntando sull’energia alternativa, è possibile fondere la tecnologia avanzata con il rispetto per l’ambiente.

LA PERDITA DELLA CHIGLIA: COSA RIFARESTI COL "SENNO DI POI"?

Chiariamo subito che i vincoli a livello progettuale e strutturale per una barca destinata ad una impresa come la ROW devono tener conto di esigenze contrastanti:
• Affidabilità per far fronte a condizioni estreme che si protraggono per tempi lunghi;
• Leggerezza e performance dato che si mira ad un record certificato.
(Volendo fare un parallelo con le auto, un sasso può non provocare danni significativi ad una normale automobile, mentre sicuramente causa rotture determinanti ad un’auto di Formula 1)
Il coefficiente di sicurezza utilizzato per la chiglia è stato scelto come ottimale sulla base delle caratteristiche previste per l’impresa.
Sicuramente ci sono state concause che hanno determinato uno stress superiore a quello previsto: un grosso cavo impigliato alla vigilia di Natale, un urto avvertito poco prima del rovesciamento (non sono in grado di determinarne la causa) unitamente alle tante miglia condotte in condizioni estreme (preventivate).
Nelle ultime regate d’altura (Vendee Globe, Barcellona Word Race, Volvo Ocean Race) si sono verificati diversi ritiri dovuti a problemi e danni strutturali.
“Con il senno del poi” probabilmente si potrebbe giungere alla determinazione di aumentare i coefficienti di sicurezza strutturale incrementando il peso della barca a scapito delle performance.

 


28/04/2015 19:03:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

SailGP: il team azzurro si prepara a scendere in acqua a Portsmouth

Red Bull Italy SailGP si prepara ad affrontare la settima tappa della stagione a Portsmouth, per conquistare l'Emirates Great Britain Sail Grand Prix, in programma per il 19 e 20 luglio

Al J24 irlandese Headcase il titolo europeo per il terzo anno consecutivo

Sul podio anche gli olandesi di Jack Around e i tedeschi di Schwere Jungs. Per l’unico rappresentante azzurro, Rabbit Toio (nella foto), che ha unito le forze di tre equipaggi J24, un nono posto assoluto

"Diva" vince l'Act4 della Rs21 Cup Yamamay a Riva del Garda

A conferma di una stagione caratterizzata da ottimi piazzamenti “Diva”, timonata dal milanese Andrea Battistella, ha centrato la vittoria Open nell’Act 4 della RS21 Cup Yamamay disputato sul Lago di Garda a Riva del Garda

Nasce tSharks, piattaforma digitale per conoscere e proteggere squali e razze

In vista della Giornata Mondiale degli Squali che verrà celebrata il prossimo lunedì 14 luglio, il WWF e i suoi partner lanciano tSharks, una piattaforma digitale innovativa pensata per conoscere meglio e quindi proteggere squali e razze nel Mediterraneo

Onda, vento e spettacolo al Mondiale Moth

Tra onde, raffiche e una delle condizioni più tecniche vissute finora, i 137 atleti provenienti da 25 nazioni hanno regalato uno spettacolo d'altissimo livello all’interno di un evento che riunisce alcuni tra i più grandi nomi della vela internazionale

Iniziato a Bracciano il Mondiale Vaurien

Dopo cinque prove e due giorni di regate il Mondiale Vaurien in corso sul lago di Bracciano conferma che Niccolò Bertola e Mattia Saggio sono dei seri candidati alla vittoria finale

Giorgio Paolucci su "Vittoria" conquista la "Civitanova-Sebenico"

Line honours per Altair 3 di Sandro Paniccia (nella foto) che impiega poco più di 12 ore ma non infrange il suo precedente record di percorrenza

Il Mondiale Moth incoroma Enzo Balanger

Si chiude con un bilancio tecnico e sportivo straordinario il Campionato del Mondo Moth 2025, andato in scena dal 6 al 13 luglio presso la Fraglia Vela Malcesine, sulle acque del Lago di Garda

A settembre la Monaco Classic Week

Oltre 120 barche d’epoca alla XVII Monaco Classic Week, a Montecarlo dal 10 al 13 settembre 2025

Ca Va e Take Five Junior vincono tra gli ORC la Settimana Velica Internazionale

La tre giorni di regata per la flotta ORC ha concluso il doppio weekend della Settimana Velica Internazionale dello Yacht Club Adriaco

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci