Il navigatore milanese - di stanza a Lorient per preparare la prossima stagione - ha deciso di prendersi una breve pausa dal suo Geomag e di esordire su un Class 40, la “sorella maggiore” dei Mini 6.50.
La regata, che vede 12 iscritti, tra cui anche grossi nomi della vela oceanica d’Oltralpe, è una “return transat” ovvero una competizione nata per i team che hanno scelto di riportare a casa le imbarcazioni via mare dopo le transatlantiche invernali verso i Caraibi. Tuttavia che negli anni si è fatta sempre più competitiva. In questa edizione tra i partecipanti, oltre all’italiano Andrea Fantini su Enel Green Power, ci sono Aymeric Chappellier che ha conquistato il secondo posto alla Route du Rhum; Kito de Pavant su Made-in-Midi che naviga con Jacques Caraes, entrambi star delle vela oceanica, e Luke Berry, sesto alla Route du Rhum.
La regata è in equipaggio si va da un minimo di due persone fino a equipaggi più numerosi. Ambrogio navigherà con con Catherine Pourre, l’armatrice di Eärendil, Pietro Luciani e Antoine Carpentier. Il percorso è molto lungo e complicato: 3500 miglia divise in due tappe, la prima fino a Horta, alle Azzorre, e la seconda con partenza l’8 aprile dall’arcipelago portoghese verso il traguardo, in Francia.
Ambrogio dal molo di Pointe-à-Pitre: “Il Class40 è praticamente un Mini allungato, dodici metri di bolide. Sono contentissimo di navigare su una barca come questa, anche per capire cosa voglio fare da grande… capire se il Class 40 fa per me! Inoltre sono felice di fare una regata in equipaggio, finalmente posso fare due chiacchiere in mezzo all’oceano!”.
a barca e l’equipaggio
“Navigheremo su una barca di nuova generazione, una delle più veloci della flotta, un Mach 3, progettata da Manuard. Eärendil ha appena vinto la RORC 600 ad Antigua. A differenza delle altre, questa barca non ha fatto la Route du Rhum”.
“In equipaggio con me, oltre a Catherine, l’armatrice, ci sono Antoine Carpentier, lo skipper, che ha vinto l’ultima Jacques Fabre e ha fatto Route du Rhum e Pietro Luciani, veneziano, anche lui esperto in questa classe - l’anno scorso è arrivato secondo al Campionato Class 40 francese”.
Il percorso
“La rotta sarà molto divertente, in un certo senso anche più divertente dell’andata, perché qui bisognerà inventarsi dei percorsi più creativi per evitare di farla tutta di bolina. Sicuramente nei primi quattro giorni tentiamo una rotta a Nord negli alisei con circa venti nodi di vento al traverso. E poi proviamo a posizionarci tra l’anticiclone delle Azzorre e una depressione che arriva da Ovest. Cerchiamo insomma di stare il più possibile davanti al fronte, perché in questa regata chi sta davanti avrà un meteo migliore e più possibilità di vincere”.
Dopo un 2018 decisamente vincente, il futuro di Beccaria è fitto di appuntamenti in classe Mini a bordo di Geomag. Ambrogio parteciperà a tutte le regate del campionato francese, in solitario e in doppio: dalla Pornichet Select alla Mini en Mai; dal Trofeo MAP al MiniFastnest e la Transgascogne, e naturalmente, alla Mini Transat, il prossimo 22 settembre.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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