domenica, 23 novembre 2025

AMBIENTE

L’impatto della concentrazione della CO2 al di sotto dei fondali marini

8217 impatto della concentrazione della co2 al di sotto dei fondali marini
redazione

Lo stoccaggio geologico della CO2 al di sotto dei fondali marini è una delle strategie che viene proposta per ridurre i livelli di questo gas nell’atmosfera. Sebbene sia altamente improbabile che un sito di stoccaggio scelto e gestito correttamente presenti delle perdite, cosa potrebbe accadere se questi siti dovessero rilasciare l'anidride carbonica intrappolata liberandola nelle acque del mare? Quali sarebbero gli effetti sull’ecosistema marino? Se lo sono chiesti alcuni ricercatori coinvolti in uno studio internazionale a cui ha partecipato anche l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS.  
Ogni giorno vengono rilasciati circa 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera. Tra i numerosi provvedimenti proposti per ridurre la concentrazione della CO2 in atmosfera, la cattura e lo stoccaggio geologico della CO2 (CCS - carbon capture and storage) potrebbero rappresentare un'opzione molto promettente in quanto si stima che possano contribuire per il 33% alla riduzione delle emissioni di CO2 richiesta per il 2050. Le tecnologie CCS prevedono la cattura della CO2 dalle centrali elettriche alimentate con combustibili fossili e dagli impianti industriali e, successivamente, il suo immagazzinamento nel sottosuolo in una formazione geologica adatta a contenerla. Tuttavia, sebbene le perdite di CO2 dai siti di stoccaggio siano improbabili, i processi e i potenziali effetti a esse associati devono essere attentamente valutati. Il progetto di ricerca ECO2 (Sub-seabed CO2 Storage: Impact on Marine Ecosystems), finanziato dalla comunità europea e coordinato da GEOMAR Centro Helmholtz per la ricerca oceanica di Kiel, si è occupato proprio di valutare i rischi associati allo stoccaggio della CO2 al disotto dei fondali marini, studiando, tra l'altro, il potenziale impatto di eventuali fuoriuscite sull'ecosistema. 
I ricercatori coinvolti in questo studio hanno pubblicato su Science Advances (una rivista scientifica internazionale) una ricerca relativa alle conseguenze ecologiche, dovute a una eventuale fuoriuscita di CO2 dai siti di stoccaggio, sull'ecosistema dei fondali marini.
Per fare questo, i ricercatori hanno eseguito uno studio multidisciplinare nell'area di Panarea (Arcipelago delle Isole Eolie), un sito caratterizzato da emissioni naturali di CO2 e considerato un laboratorio naturale unico per tali tipi di ricerche. Proprio a Panarea nel 2015 OGS ha inaugurato ECCSEL-NatLab Italy, una delle componenti italiane dell’European Carbon Dioxide Capture and Storage Laboratory Infrastructure (ECCSEL): una rete europea finalizzata a realizzare un network di laboratori d’eccellenza per lo sviluppo di tecniche di stoccaggio geologico della CO2 per affrontare la lotta ai cambiamenti climatici attraverso la promozione delle tecnologie per il sequestro nel sottosuolo dell’anidride carbonica  in eccesso. “La presenza di emissioni naturali di CO2 e altri geogas dal fondo del mare rendono l’isola di Panarea un laboratorio naturale straordinario per studiare gli effetti legati ai cambiamenti climatici, per la messa a punto di tecniche di monitoraggio e per studi di impatto sull’ecosistema” spiega Cinzia De Vittor, ricercatrice OGS e responsabile del laboratorio ECCSEL-NatLab Italy a Panarea. “Grazie alla sua unicità quest’area è stata oggetto di studio in numerosi progetti nazionali e internazionali” precisa. 
“In prossimità dell'isola di Panarea, in aree con presenza di fuoriuscite naturali di CO2 e in aree prive di emissioni, abbiamo studiato i processi biogeochimici e gli organismi che vivono nei fondali sabbiosi” spiega Tamara Cibic, ricercatrice dell’OGS. Ma i ricercatori non si sono limitati a questo, perché hanno anche eseguito degli esperimenti di trapianto trasferendo la sabbia e gli organismi in essa contenuti tra i siti con e senza fuoriuscite di CO2 per osservare il grado di adattamento di questi ultimi al cambiamento delle condizioni ambientali. 
“La conclusione cui siamo giunti è che l'aumento dei livelli di CO2 può influenzare localmente la funzionalità dell'ecosistema marino, anche nel lungo termine” spiega Cibic. Gli organismi di più grandi dimensioni sembrano essere quelli maggiormente sensibili e la tipica comunità dei sedimenti sabbiosi pare non ristabilirsi neppure un anno dopo il trasferimento dei sedimenti in un sito non disturbato. 
“Questo studio riporta una visione "olistica" degli effetti dell'incremento della concentrazione della CO2 sull'ecosistema dei fondali marini: per la prima volta, infatti, sono stati valutati sia i processi biologici che biogeochimici e gli effetti su differenti livelli della catena alimentare” spiega Tamara Cibic, ricercatrice di OGS. 
 


16/02/2018 20:00:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Marie Descoubes riappare a Porto Rico: un finale sereno dopo giorni di apprensione

La navigatrice era attesa alle Bermuda il 6 novembre, ma la sua imbarcazione non era mai arrivata. Una mancanza di notizie che aveva acceso l’allarme nella comunità velica e tra i familiari

Transat Cafè L’Or: bella rimonta nel finale per Maccaferri Futura

Luca Rosetti e Matteo Sericano al timone di Maccaferri Futura, il Class40 realizzato insieme ad Officine Maccaferri, hanno tagliato oggi il traguardo della Transat Cafè L’OR intorno alle 11:45 ora locale (16:45 ora italiana), posizionandosi sesti

Wisdomless Club: il mare ha uno spazio segreto nel centro di Roma

Il Wisdomless Club è una vera wunderkammer contemporanea, con la presenza, discreta ma costante, di cimeli nautici. Non si tratta solo di abbellimenti decorativi, bensì di una vera trama narrativa che attraversa le stanze

Veleziana: la cerimonia delle premiazioni nell'isola di San Giorgio

Ultimo atto domenica 16 novembre a Venezia per la Veleziana Sailing Week, con la cerimonia di premiazioni della XVIII Veleziana – supported by Generali, presso la Sede Nautica della Compagnia della Vela nell'isola di San Giorgio

San Foca: in acqua per "Più Vela per Tutti"

È tornata in acqua, a San Foca, la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’ per la diciassettesima edizione dell’omonimo campionato invernale

Libri: Ambrogio Beccaria "Mare Selvaggio"

Esce oggi in tutte le librerie Mare Selvaggio. Storie di vita e di vela (Mondadori), il libro di Ambrogio Beccaria scritto insieme a Matteo Caccia

Yacht Club Italiano: presentato il Calendario Sportivo 2026

Una stagione lunga undici mesi: tradizione, crescita e oltre quindici appuntamenti in mare

Parte l’Invernale di vela di Napoli, la Coppa Knight a Raffica di Pasquale Orofino

La prima prova organizzata dal CRV Italia ha visto il successo del team campione in carica nella classe ORC. Tra le Sport Boat vittoria di Eurosia Pompa Pa', in Gran Crociera successo per Blues

Alla Francia il Primo Sardinia team race World Championship OpenSkiff

Ottimo argento per Italia Lega Navale del Sulcis; terzo posto della Polonia

Spettacolo all’invernale di Anzio con SB20 e J24

Nel fine settimana del 15-16 novembre ad Anzio si sono svolte due bellissime e impegnative giornate di regata valide per il Campionato invernale monotipi, con quattro prove disputate con vento di scirocco tra 12 e 15 nodi e onda formata

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci