Vela, Trofeo Jules verne - E’ da qualche mese che Banque Populaire ha affidato la barra del suo trimarano gigante a Loïck Peyron con la precisa missione di portare avanti una campagna di record con l’aiuto di un team già forte e consolidato. Loick ha navigato e capito, a suon di record comunque, la barca e gli uomini ed ora ha scelto i suoi compagni d’avventura per quella che è la sfida regina di questo maxi-tri: la conquista del Trofeo Jules Verne, avvero il record nel giro del mondo a vela senza scalo.
I successi di Loïck Peyron in solitario non si contano, ma ora egli deve dimostrare di essere un vero direttore d’orchestra che "deve saper ascoltare, molto. E se possibile essere estremamente ben assecondato da tutti i solisti. Un equipaggio ha bisogno di una guida – continua Loick – per suonare bene insieme e per guardare tutti nella stessa direzione. Il mio ruolo è quindi quello di dettare i ritmi, di creare l’ambiente giusto e di dare fiducia. Per fare una bella orchestra c’è bisogno di buoni musicisti. Qui la musica è bella e lo strumento è incredibile”.
Nessuna rivoluzione, ma una scelta che ha previlegiato la continuità con un equipaggio che ha già dimostrato in passato le sue grandi doti. Così Frédéric Le Peutrec e Yvan Ravussin ritroveranno i loro gradi di capo turno (chef de quart) insieme a Jean-Baptiste Le Vaillant. Alla barra si alterneranno Kévin Escoffier, Xavier Revil, Emmanuel Le Borgne, il britannico Brian Thompson, Pierre-Yves Moreau ed anche Thierry Duprey du Vorsent, salito a bordo in occasione dell’ultima tournée in Mediterraneo. In mare Loïck Peyron potrà contare sulla sopraffina mente dello spagnolo Juan Vila, mentre a terra resterà il router Marcel van Triest.
Il tempo da battere è di 48 giorni, 7 ore, 44 minuti e 52 secondi, ma Loïck Peyron gioca a spiazzare tutti:” Questa graziosa navicella e il suo equipaggio detengono il record delle 24 ore. Se si divide la distanza del giro del mondo con il nostro record (907 miglia in 24 ore ndr) ritorneremo a casa in un tempo indecente”. Ride per la battuta :” E’ un’utopia ma se c’è una cosa di cui tutti i marinai sono sicuri e che loro non sono sicuri di nulla”.
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