Dona Bertarelli e Yann Guichard, co-fondatori del team Spindrift, hanno annunciato oggi il passaggio da codice rosso a codice giallo nell’ambito del loro nuovo tentativo di record al Jules Verne Trophy.
L'analisi dei bollettini meteorologici consente, infatti, di prevedere la partenza da Trinité-Sur-Mer (Morbihan) giovedì 25 novembre alla mattina e, sempre per giovedì alle 19:00, la partenza per il giro del mondo, con la linea di partenza posizionata tra l'isola di Ouessant e il Cap Lizard.
Questa finestra meteorologica dovrebbe consentire al team di attraversare l'Equatore in quattro giorni e mezzo.
Yann Guichard spiega: "Questa è la nostra prima opportunità da quando siamo in stand-by. La situazione è abbastanza standard nel Nord Atlantico con un'alta pressione più o meno centrata sulle Azzorre. Partiremo con 25 nodi di vento, mure a dritta. Prevediamo di strambare vicino alle Azzorre, per poi scendere lungo la costa africana verso l'equatore che, in questo modo, raggiungeremmo in poco meno di cinque giorni."
Successivamente, l'equipaggio del maxi-trimarano si augura che il meteo rimanga clemente per consentire di doppiare il Capo di Buona Speranza nei tempi del precedente record.
Il rispetto di questi tempi è essenziale per sperare di battere il record di navigazione intorno al mondo stabilito da Francis Joyon e il suo equipaggio, a bordo di Idec Sport, nel gennaio 2017, in 40 giorni 23 ore 30 minuti e 30 secondi.
In attesa di un eventuale passaggio al codice verde e della conferma della partenza, tutto il team è mobilitato per completare la preparazione del maxi-trimarano Sails of Change, il più grande trimarano da regata d'altura del mondo.
Dona Bertarelli, Yann Guichard e tutto il team sono felicissimi all'idea di questo nuovo tentativo di record, il cui obiettivo è anche quello di proseguire nelle attività della campagna #30x30 che mira a proteggere il 30% del nostro pianeta entro il 2030.
In questo contesto, il team ha deciso di raccogliere la sfida al record senza utilizzare combustibili fossili. Il motore della barca è stato così rimosso* e sono stati installati 36 m2 di pannelli solari, una turbina eolica e una bicicletta per generare l'energia necessaria per l’alimentazione degli strumenti di navigazione.
Con la prossima ventesima edizione, in programma dal 15 al 19 ottobre 2025, il Raduno Vele Storiche Viareggio conferma l’importanza che ha conquistato tra i raduni internazionali di imbarcazioni classiche
Vincenzo Russo, Executive Chef di Furore Grand Hotel, in Costiera Amalfitana, ha vinto il premio Miglior Chef Under 35 della sesta edizione dei Food & Wine Italia Awards 2025 (nella foto "Veli di mare" pasta maritata di mare)
Nelle giornate invernali che non ci consentono di uscire in mare una bella alternativa è il percorso "Alla scoperta dei fogolârs” ideato da PromoTurismoFVG
Vento, spettacolo e sportività a Su Siccu dove il locale Gianluca Pilia e il toscano Gabriele Lizzulli sono risultati vincitori della VI Coppa dei Campioni OpenSkiff
49er E 49erFX, dominio spagnolo con Botin - Trittel e Barcelò - Cantero - Nacra 17, oro per la Gran Bretagna, Italia d’argento - Nacra 17 U24, Australia e Italia sul podio
Trieste accoglie la regata più affollata del mondo tra vento, festa e consapevolezza. Un evento straordinario che continua a incantare, ma che mostra anche il peso della propria grandezza
Con venti leggeri e competizione di altissimo livello: Earlybird, Cuordileone e Freya tra i grandi vincitori di una stagione memorabile
Arca Sgr di Fast and Furio Sailing Team ha vinto la 57a edizione di Barcolana presented by Generali arrivando per primo al traguardo di bolina a 12 nodi di velocità in 1 ora, 43 minuti e 42 secondi
Venezia si prepara ad accogliere nuovamente i giganti del mare. Diciotto imbarcazioni leggendarie e alcuni tra i più grandi nomi della vela internazionale saranno sulla linea di partenza del XII Gran Premio Città di Venezia - Venice Hospitality Challenge
Il WWF Italia e il Nucleo subacqueo dei Carabinieri di Genova saranno protagonisti di un’operazione ad alto impatto: la rimozione di una rete da circuizione abbandonata (detta “ghost gear”) del peso di circa 2 tonnellate