Del vento e del mare di ieri, ad Alassio, è rimasta solo la parte migliore e la prima tappa della Volvo Cup 2009 per Melges 24 ha mandato in archivio la seconda giornata con ben cinque prove all'attivo, un totale che ha permesso al Circolo Nautico Al Mare, abile organizzatore della manifestazione, di stilare le classifiche provvisorie tenendo conto di uno scarto.
Se ventiquattro ore fa, infatti, riportavamo condizioni estreme, specie per colpa dello stato del mare, a tratti addirittura agitato, oggi il vento da nordest ha trovato onde commisurate alla sua intensità - 14-18 nodi - e il Comitato di Regata, assecondandone la naturale tendenza a girare verso sinistra, è riuscito a rispettare il programma fissato dal Bando, impegnando gli equipaggi in tre manche.
Tre regate utili ad Alberto Bolzan e agli uomini di Pilot Italia (oggi 3-4-2) per prendere la testa della graduatoria, seppur con un solo punto di margine su Fantastica (18-2-6), il Melges 24 che Lanfranco Cirillo ha affidato all'esperienza di Nicola Celon. Esperienza che è tornata utile al timoniere gardesano per riscattare con due performance da applausi una prima manche poco convincente.
A seguire la coppia di testa, pronta a giocarsi il successo assoluto nel corso della giornata di domani, è F.lli Giacomel Audi (8-8-23), parso sottotono rispetto all'ottima giornata di apertura. Ad approfittare dell'inattesa flessione dell'equipaggio di Riccardo Simoneschi, comunque ancora in lotta per la vittoria di tappa, è stato Etabeta (2-7-1), protagonista indiscusso della giornata grazie all'ottima conduzione del giovanissimo Luca Bursic, capace di vincere la quinta prova al termine di un serrato testa a testa con Pilot Italia.
Perde quota Blu Moon (1-10-9) nonostante tre piazzamenti che, in altri universi, avrebbero valore diverso: un dettaglio che la dice lunga su quanto in Volvo Cup il risultato debba essersi considerato tale solo a giochi effettivamente conclusi.
Nono è il migliore dei Corinthian, quell'Ovynd Peder Jhare che, al timone di Team Janrugon (6-3-8), già ieri aveva dimostrato di poter creare grattacapi a chiunque.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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