In testa alla flotta della Vendée Globe, sembra che i due skipper al comando, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) e Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), stiano adottando una strategia prudente. Entrambi si stanno progressivamente riposizionando verso nord per evitare il percorso di una pericolosa depressione dell’Oceano Meridionale dopo che avevano scelto di scendere verso sud (arrivando quasi a Prince Edward Island) per cavalcarla. Ma ci sono ancora dentro e dovranno affrontarla.
Questa bassa pressione potrebbe generare venti tra i 50 e i 60 nodi (90-110 km/h) e onde alte fino a 10 metri, rappresentando un serio rischio per le barche e gli skipper in gara. La decisione di spostarsi a nord riflette la necessità di bilanciare velocità e sicurezza, mantenendo comunque un vantaggio strategico sulla flotta.
La sfida nell’Oceano Meridionale continua, e ogni scelta tattica potrebbe fare la differenza nella corsa al podio.
Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) ha optato per la prudenza, preferendo una virata netta verso nord nella notte, in condizioni di bolina moderata. Questa mossa lo ha posizionato 185 miglia a nord rispetto alla rotta dei due leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil). Richomme, probabilmente, tornerà presto su mure a sinistra per seguire la linea presa da Thomas Ruyant (VULNERABLE), attualmente quarto.
Con una dorsale di alta pressione a ovest, c'è il rischio che sia Richomme che Ruyant possano perdere terreno rispetto al gruppo che li insegue. Tuttavia, questa scelta prudente potrebbe risultare vincente per mantenere le barche e gli skipper in condizioni ottimali, mentre navigano circa 500 miglia a ovest delle Isole Kerguelen.
Nel frattempo, Sébastien Simon, appena 12 miglia dietro a Dalin, ha descritto la difficile situazione che si trovano ad affrontare:
"La strada finisce qui. Dovremo essere molto attenti e cauti con la barca. Lasciare passare il peggio della tempesta, sperando di superarla senza problemi e che tutto vada bene."
Il navigatore di Les Sables d’Olonne ha aggiunto:
"Sono un po' in apprensione. Per le prossime 48 ore staremo tutti con i nervi a fior di pelle. Ho già visto 67 nodi durante The Ocean Race nel 2023. So che non è affatto piacevole, ma non c’è scampo. Non sarà facile per nessuno. Soffriremo."
La tempesta imminente promette di mettere alla prova sia gli skipper che le loro barche, rendendo ogni decisione tattica cruciale per il proseguimento della regata.
Pip Hare in Modalità Riparazione: Pip Hare affronta una giornata difficile al Vendée Globe
La britannica Pip Hare, attualmente in 17ª posizione, si prepara a superare il Capo di Buona Speranza questa sera con il suo yacht Medallia. Le ultime 24 ore sono state particolarmente difficili per lei, a causa di un guasto al sistema elettrico che alimenta il motore per l’inclinazione della chiglia.
Hare ha cercato di sostituire un relè nel sistema, ma inizialmente senza successo. Solo dopo aver ricostruito un nuovo relè utilizzando parti di due relè difettosi è riuscita a far funzionare di nuovo il sistema di inclinazione della chiglia. Tuttavia, durante una pausa dopo i suoi sforzi iniziali, con Medallia che surfava tra venti forti e onde irregolari, si è rotta una cima del sistema di avvolgimento delle vele.
Questa rottura ha causato il dispiegamento incontrollato delle vele, danneggiando due delle sue principali vele di prua: la FR0 e il Quad (gennaker di testa d’albero). Secondo gli ultimi aggiornamenti, Hare è riuscita a riparare lo strappo nella FR0 ma dovrà aspettare un'altra fase di vento leggero per calare sul ponte il gennaker di testa d’albero e ripararlo.
"È stata una giornata dura, davvero un caos, ma devo continuare a fare un passo alla volta. Possiamo farcela." ha dichiarato Hare.
Nonostante le difficoltà, Pip Hare continua a mostrare determinazione e resilienza, dimostrando la sua straordinaria capacità di adattamento nelle sfide più estreme del Vendée Globe.
Per Pip Hare e coloro che navigano nella sua zona, le condizioni del vento dovrebbero rimanere decisamente più gestibili rispetto ai sistemi meteorologici estremi che stanno colpendo i leader della gara. Tuttavia, le famigerate correnti di Agulhas, un incontro turbolento tra acque calde e fredde vicino al Capo di Buona Speranza, potrebbero comunque creare difficoltà mentre si avvicinano a questa tappa cruciale del Vendée Globe.
Alcuni skipper sono riusciti a evitare il peggio dei sistemi meteorologici, tra cui Manu Cousin (Coup de Pouce), che sta facendo buoni progressi dopo la sua recente collisione con un UFO (oggetto galleggiante non identificato) avvenuta due giorni fa. Cousin ha espresso sollievo per la sua attuale rotta, che lo colloca dietro a un importante sistema di bassa pressione, dandogli un po' di tregua.
L'obiettivo è quello di rendere le regate conclusive un evento televisivo imperdibile, dove il destino delle medaglie si deciderà solo all'ultima giornata per una maggiore presa sugli spettatori di tutto il mondo
Alle 13:00 AEDT il cannone del Cruising Yacht Club of Australia ha dato il via all’80ª edizione della classica di 628 miglia tra Sydney e Hobart, con quasi 130 barche sulla linea e un’uscita spettacolare da Sydney Harbour verso le Sydney Heads
In crescita rispetto allo scorso anno il numero di socie (+2300), di soci under 25 (+1200) e la comunità sui social media della LNI, con oltre 45000 follower. Il Presidente Marzano lancia gli Stati Generali 2026
Sarà il Trofeo Marcello Campobasso ad aprire il programma di eventi di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 con la 32esima edizione della storica regata internazionale della classe Optimist, in programma dal 4 al 6 gennaio
Master Lock Comanche, con Matt Allen al timone, ha conquistato le line honours della 80ª Rolex Sydney Hobart imponendo compostezza e lucidità