Possiamo dire che Armel Le Cléac'h ha fatto sua questa corsa tra Plymouth e New York con un notevole sangue freddo. Ha prima aspettato, prendendo sempre più consapevolezza e fiducia nel proprio mezzo, per poi dare libero sfogo al suo istinto di marinaio e aprirsi la strada verso New York.
Come è stata questa Transat Bakerly?
"E' una transat molto difficile con tutte le condizioni di vento e di mare possibili, e la durezza del Nord Atlantico. Non abbiamo visto molto sole, ma proprio la sua durezza fa il suo fascino. E’ stata una corsa molto impegnativa, che non mi ha dato tregua. E’ stata una grande vittoria! Ma sono stanco. Il finale è stato molto difficile, con poco vento. Sono felice di aver vinto, e la chiave è stata una bella rotta e una grande progressione all'arrivo. Arrivare a New York è magico. Questa è la mia prima vittoria in solitario in una delle grandi transat. E' stata una bella cosa da fare!”
Il lavoro di questo inverno ha dato i suoi frutti?
"Ero in sintonia con la barca e con il meteo. Il lavoro di questo inverno ha dato davvero i suoi frutti. Ho tirato la barca con piena fiducia. Non ho esitato nelle manovre e ho potuto dedicare molto tempo al meteo. E' importante avere fiducia nella barca soprattutto se ti confronti con uno scafo molto sviluppato come PRB. E’ come se avessimo svoltato un angolo, anzi un capo”.
E’ andato tutto liscio?
“Non sono stato impeccabile. Ci sono sempre piccoli errori, ma sono felice della mia traiettoria. La barca era ben preparata e ho davvero tirato. Ho ritrovato le sensazioni delle mie vittorie in Figaro e alla Transat AG2R. E' una gara che richiede grandi sforzi e il mio lavoro in inverno mi ha dato fisicamente la possibilità di non soffrire la barca e anticipare le manovre, in particolare in condizioni difficili”.
Come è andata con i foil?
"Ho avuto il cuore per vincere, dopo il mio 2° posto nel Vendée Globe e nella Transat Jacques Vabre. Sono felice di aver realizzato questo obiettivo per me e per il Team Banque Populaire. Ho potuto tirare la barca e sfruttare al massimo i foil ed ora abbiamo più certezze circa l'affidabilità del sistema e si può davvero trarre beneficio dalle loro capacità. Ci hanno veramente permesso di far crescere un po’ lo scarto con le altre barche”.
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione
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Il favorito, Benoît Marie su Nicomat, guida la corsa (Proto) ma è in difficoltà. Gli italiani? Nel gruppo centrale dei Serie con Nicolò Gamenara 19° e Cecilia Zorzi più indietro ma in recupero
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
Francesca Clapcich e Will Harris (11th Hour Racing) hanno tagliato il traguardo in 2a posizione. Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, Charal, hanno tagliato per primi il traguardo in 11 giorni, 19 ore, 45 minuti e 18 secondi