Vela, Route du Rhum - Andrea Mura con il suo Vento di Sardegna continua bellamente a tenere il comando della sua classe. Per lui un’opzione più a nord che al momento sta pagando. Non sono in molti ad averla scelta. Davanti a lui Andrea ha Sidney Gavignet, che è secondo nella categoria dei maxi-tri, e tre Multi 50. Dietro di lui un Davide Consorte che ha fatto la sua stessa scelta e stà recuperando posizioni in Class 40 (ora è 18°). In testa i Maxi-tri si sono separati: Cammas ha scelto l’opzione sud ed ora è in terza posizione. Equidistante tra Groupama 3 e Oman Sail di Gavignet, c’è l’attuale leader che è il grande Thomas Coville (Sodebo). Sarà una battaglia tra Titani tutta da seguire!
Prima della partenza Andrea Mura si è raccontato alla stampa specializzata della “corse au large” per la quale era un perfetto sconosciuto, con un po’ di storia nella quale ha raccontato delle navigazioni con il padre sul Flying Dutchman, dei successi in 420 e 470, della Coppa America con Paul Cayard e del sodalizio con Guido Maisto. Poi la genesi della barca che “abbiamo acquistato da Pasquale de Gregorio, 15° al Vendée Globe 2000-2001. Noi l’abbiamo completamente rifatta in tre anni”.
“La Route du Rhum per me è una grande opportunità - prosegue Andrea - Ho partecipato a tante regate su tante barche ma posso dire che l’organizzazione di questa Route du Rhum è veramente superba, anche migliore di quella dell’America’s Cup. Trovo gli Ultimes straordinari, vere F1 del mare. In Francia ci sono molte possibilità di vederle dal vivo e per il pubblico è veramente una grande festa. Ed io sono contento di viverla dall’interno”
“Io scopro solo ora questo tipo di vela. La mia prima grande navigazione in solitario è stata il trasferimento dalla Sardegna fino in Bretagna fatta a settembre. Per me esistono ancora molte incognite, non so ancora bene come gestirò il mio sonno o la mia alimentazione, anche se mamma mi ha preparato alcune piccole cose buone di casa mia che compenseranno le tante barrette energetiche. Però so navigare e questo mi sembra essenziale. L’obiettivo è quello di vincere nella mia categoria ma anche quello di lasciarmi dietro le spalle il maggior numero di barche possibile. In fondo sono un competitore che parte sempre con il coltello fra i denti.”
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese