Oggi sabato 4 luglio, al largo di Les Sables d'Olonne, venti navigatori solitari, impegnati nella prima regata del circuito IMOCA post Covid-19, sono partiti per un’inedita prova nel Nord Atlantico, la Vendée Arctique Les Sables d’Olonne.
Il percorso porterà questi skipper, che si preparano per il Vendée Globe a novembre, in Islanda e poi alle Azzorre prima di ritornare a Les Sables d'Olonne per tagliare il traguardo. La partenza è stata come sempre emozionante, quando si tratta di IMOCA: tutti insieme verso la boa di disimpegno e poi via, ognuno per la sua rotta, con le barche di ultima generazione e dai foil di maggiori dimensioni che si sono subito messe a turare il gruppo. In testa alle 17.00 ora italiana c'è un terzetto che naviga a vista e che si alterna al comando. Ora comanda Thomas Ruyant, con 0,5 miglia di vantaggio su Jérémie Beyou (che sembra avere i mezzi per superarlo a breve) e 0,6 miglia su Armel Tripon, che mezz'ora fa era leader.
Seguono a poco più di un miglio Charlie Dalin, Sébastien Simon e Kévin Escoffier, poi via via tutto il gruppo. Giancarlo Pedote, con il suo Prysmian Group, è a 5.6 miglia, in 15ma posizione. Ma i giochi sono solo all'inizio.
Prima della partenza Giancarlo ha parlato di un importante test delle configurazioni della barca e delle attrezzature.
"Questa regata per me è l’occasione ideale per convalidare la configurazione e le migliorie apportate in cantiere e durante le prove in mare, in vista del Vendée Globe. La scelta delle vele, la validazione degli strumenti elettrici ed elettronici di bordo, la scelta del cibo e dei mezzi di comunicazione con la terra, sono tutti elementi importanti ed essenziali da verificare per partecipare e completare al meglio il mio primo Vendée Globe. Ma questa regata è anche e soprattutto un’opportunità per affrontare e mettermi alla prova in condizioni meteorologiche estreme. Nel campo di regata in cui navigheremo, nel Nord Atlantico, mi preparo ad affrontare 25 nodi di vento rafficato da Ovest e mare formato con onde di 3-4 m di altezza. Sono impaziente di partire, sarà una scoperta ed una nuova sfida affrontare una regata a queste latitudini settentrionali. Durante la mia carriera di navigatore, ho raggiunto più volte il Fastnet, che si trova nella punta meridionale dell'Irlanda, ma non ho mai navigato nei mari limitrofi all'Islanda, così vicino al Circolo Polare Artico. Sono entusiasta all’idea di scoprire il colore del mare, dei raggi del sole e gli uccelli dell’estremo nord. Inoltre, mi aiuterà a valutare al meglio anche la mia attrezzatura per quanto riguarda l’abbigliamento personale. Proverò per la prima volta nel corso di questa regata i cappelli e i guanti che ho deciso di portare al Vendée Globe."
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