Vela, Middle Sea Race - I cannoni della Saluting Battery oggi hanno sparato le cinque partenze della 31esima edizione della Rolex Middle Sea Race. Una cospicua flotta di 76 yacht – solo due in meno rispetto al record di 78 partenti del 2008 – ha tagliato la linea del via tra l’albero della Saluting Battery e la boa al largo di Forte Sant’Angelo. La brezza da sud est ha consentito agli yacht che sono riusciti a conquistare la pin end (l’estremo sinistro) della linea presso l’imboccatura di Galley Creek di puntare direttamente all’uscita della baia. Gli equipaggi meno fortunati, invece, hanno dovuto districarsi nella baia bolinando contro una leggera brezza di otto nodi – impresa tatticamente non facile, poiché il vento deviato dalle antiche fortificazioni saltava continuamente.
L’unico multiscafo in gara, SIG45, è partito per primo allo scoccare delle 11.00, seguito dalle altre classi a intervalli di dieci minuti, in ordine di dimensione dalla più piccola alle più grande. Le partenze delle classi intermedie con venti e passa barche in ciascuna divisione sono state molto concitate, ma ciò nonostante solo tre yacht sono stati costretti a ripartire.
La barca più piccola della flotta è il 9.9 metri BOV Plain Sailing (MLT), uno dei tre iscritti nella divisione “Double-Handed” (ossia condotte da due sole persone d’equipaggio). L’armatore Anthony Camilleri è alla sua decima Rolex Middle Sea Race, mentre il suo socio Gilbert Azzopardi è al debutto. Lo skipper maltese ha vinto la regata nel 2008 in questa stessa categoria a bordo di Bavaria Flyer Mlt52, dotato di verricelli e sistemi avvolgibili elettrici.
Le barche più grandi sono state le ultime a lasciare Grand Harbour alle 11.50: il Baltic 77 Black Pearl (GBR) è partito perfettamente al suono del cannone, con Esimit Europa 2 (SLO) e ICAP Leopard (GBR) sottovento, mentre Alegre (GBR) si è mantenuta molto vicina al lungomare di La Valletta.
Questa mattina, in banchina, il navigatore di ICAP Leopard Hugh Agnew ha commentato: “sarà una regata impegnativa, divisa nettamente in due parti; da qui allo Stretto di Messina ci saranno venti leggeri e instabili, poi intorno alla punta settentrionale della Sicilia e Stromboli l’aria calerà ulteriormente. Stando alle previsioni, lassù c’è un grosso buco di vento e molta pioggia. Tutto sta quindi nel cercare di arrivare a ovest nel minor tempo possibile per entrare nel nuovo vento, che dovrebbe arrivare lunedì - inizialmente da sud ovest per poi passare rapidamente a nord ovest. Ci sarà un forte Maestrale di 20-25 nodi, che è ora in via di sviluppo nel Golfo del Leone. Il Maestrale raggiungerà la Sicilia lunedì pomeriggio e ci sospingerà velocemente verso casa, quindi la seconda metà della regata sarà una corsa di cavalli.”
ICAP Leopard ha vinto la regata in tempo reale nel 2009; quest’anno combatte contro elementi del calibro di Esimit Europa 2, ex-Alfa Romeo. Agnew ha dichiarato: “avendo già regatato in passato contro Alfa Romeo sappiamo che è più veloce di noi con aria leggera. Vedremo chi sarà davanti nell’ultima parte della regata. In ogni caso sarà una sfida molto interessante e il risultato dipenderà molto dal lavoro delle menti pensanti in pozzetto: Jerry Robinson, Rob Greenhalgh… io fornisco solo i dati.
“E’ una regata un po’ insolita. Potrebbe assecondare le barche grandi; ovviamente se sarà una regata equa, bisognerà tenere sott’occhio il favorito, Alegre. Le barche grandi potrebbero arrivare a ovest in fretta, entrare nel vento giusto e raggiungere il traguardo in volata, lasciando le piccole molto indietro, fino a Stromboli.
“Con il secondo scenario invece, le barche piccole, stando più tempo in regata, navigheranno più a lungo nel vento forte: in questo caso potrebbe essere una regata a favore dei 40 piedi con un buon equipaggio. Le barche grandi dovranno regatare contro il tempo.” Morale: può ancora accadere di tutto.
Alegre (GBR) è indubbiamente il favorito, avendo conquistato la vittoria overall nella Rolex Middle Sea Race dello scorso anno. L’armatore/skipper Andres Soriano e il suo equipaggio sono qui per difendere il titolo e amano regatare a Malta. Soriano ha commentato: “la maggior parte delle regate d’altura vanno direttamente da un punto all’altro; anche questa è una point-to-point, ma il tragitto include una serie di passaggi obbligati e lo scenario è magnifico, le isole sono bellissime, la Sicilia è straordinaria e lo Stretto di Messina è pericoloso per via della corrente e dei venti. Sei circondato da montagne e la forte corrente s’incanala in quest’angusto tratto di mare. Stromboli è sempre straordinaria, non importa quante volte hai già visto questo vulcano eruttare. In tutte le ultime edizioni alle quali abbiamo partecipato, Stromboli ha dato grande spettacolo.
“In questa regata trovi di tutto, è assolutamente vero. Puoi imbatterti in un groppo o un temporale, oppure essere completamente abbonacciato. Ci sono correnti e angoli da doppiare, è una gara molto interessante. Malta è un luogo molto intrigante e tutti questi aspetti si abbinano benissimo.”
L’estrema punta sud orientale della Sicilia, a circa 50 miglia da La Valletta, è il primo punto chiave della regata. Inizialmente può esserci una brezza di mare che induce gli equipaggi ad andare sempre più sottocosta della Sicilia. Ma più in su lungo la costa, il meteo è fortemente influenzato dall’Etna, che ostacola il vento. In questo caso la brezza di mare può fungere da trappola: dapprima attira le barche e poi le lascia in panne quando entrano nel cono d’ombra dell’Etna.
Johnny Vincent, armatore del TP52 Pace (GBR) è alla sua prima Rolex Middle Sea Race. Vincent ha dichiarato: “questa regata è una delle classiche; va fatta. L’obiettivo finale è quello di battere tutti, ma in questa gara può succedere di tutto. Il successo sta nell’essere prudenti quando il vento aumenta e furbi quando cala.” Vincent ha un ottimo equipaggio che include l’oro olimpico Andy Beadsworth alla tattica e il campione di match racing Ian Williams.
Alle 17.00 ora locale di Malta, Esimit Europa 2 procedeva con dieci nodi di vento da sud est, con un miglio di vantaggio su ICAP Leopard, entrambe a poco più di sette nodi di velocità. Sei miglia alle loro spalle c’era Alegre, tallonata da E1 (Ericsson Volvo70) e dal TP52 Pace. La flotta dovrebbe rimanere piuttosto compatta fino alla lossodromica sulla punta sudorientale della Sicilia, distante circa 20 miglia.
E’ ancora presto per fare pronostici sui tempi d’arrivo, ma alcune delle barche in testa stimano di finire tra lunedì notte e martedì mattina… ma ci sono ancora molte miglia da percorrere; il percorso della flotta può essere mappato sul sito www.rolexmiddlesearace.com/tracker/#tracker
Rambler (USA) di George David è il detentore del record di regata, stabilito nel 2007 con un tempo di 47 ore, 55 minuti e 3 secondi. Per infrangere questo record il leader di Classe 1 leader dovrebbe tagliare il traguardo entro le 11.35 di lunedì mattina.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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