Loïck Peyron ha tagliato la linea d’arrivo della Artemis Transat alle 3h 15’ ora locale di sabato 24 maggio. Lo skipper di Gitana Eighty ha percorso le 2 982 miglia tra Plymouth e Boston in 12 giorni 11ore 45 minuti e 35 secondi, tenendo conto della deduzione di 2h30 accordata dalla giuria internazionale per il tempo perso nel soccorso di Vincent Riou.
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Terza vittori a nella Ostar per Loïck Peyron, ma questa volta con un monoscafo di 60’a dopo le sue due precedenti vittorie del 1992 e nel 1996 con il trimarano Fujicolor. In testa fin dalle prime miglia, il vincitore della Artemis Transat si era fatto superare al largo del Fastnet, ma è sempre rimasto nel quartetto di testa, per portare il suo colpo vincente finale nei pressi dell’icegate. E benché abbia cambiato rotta per portare soccorso a Vincent Riou, ha mantenuto più di 30 miglia di distacco dal suo più tenace concorrente, Armel Le Cléac’h : il giovane skipper è arrivato secondo 7h 43’ e 5 “ dopo il vincitore (incluse le due ore e trenta di abbuono).
Loïck Peyron ha passato la linea d’arrivo a Boston alle 5h 15’ ora italiana di sabato 24 maggio dopo dopo 12 giorni 14ore 15 minuti e 35 secondi di mare, ma con il tempo ufficiale di 12 giorni 11 h 45’ e 35” per l’abbuono concesso dalla giuria internazionale per la deviazione effettuata per soccorrere Riou. Loïck Peyron si aggiudica anche il Prix Omega avendo migliorato anche il tempo di riferimento su questa mitica rotta detenuto da Mike Golding che lo aveva stabilito nel 2004 con 12 giorni, 15 h, 18’ e 8”. Nei fatti, lo skipper di Gitana Eighty ha percorso sull’acqua 3185 miglia, ovvero 203 miglia in più della rotta diretta, a una velocità media di 10,68 nodi.
Sul podio della Artemis Transat nella classe Imoca si è subito aggiunto nella stessa giornata Armel Le Cléac’h (Brit Air) che è arrivato a Boston alle 8h 28’40’’ . Il giovane skipper francese (31 anni compiuti il giorno della partenza da Plymouth) è stato indomabile e sempre in agguato fin dal colpo di cannone della partenza. Con questo ottimo risultato nelle sua seconda Transat in solitario su un monoscafo da 60’, Armel Le Cléac’h conferma di essere tra i favoriti del Vendée Globe che partirà nel prossimo novembre. E soprattutto ha dimostrato che il suo Finot non ha nulla da invidiare al Farr di ultima generazione. Particolarmente a suo agio con un buon vento, Brit Air non è mai stato penalizzato quando il vento ha sensibilmente mollato, come è capitato spesso in questa Artemis Transat. Gli interrogativi degli skipper sul potenziale di questo imbarcazioni con venti leggeri hanno quindi trovato una risposta, come dimostra anche la prestazione di Yann Eliès (Generali) che è arrivato terzo. Il piccolo calo a nord di Briochin al quarto giorno di corsa non gli ha permesso di scivolare verso Sud quanto era necessario per passare l’icegate. Comunque un piccolo errore di valutazione durato 4 ore ha conseguenze incredibili in una transat. Il risultato di Yann Eliès è un forte incoraggiamento prima della Vendée Globe perché l’affidabilità per progetto Finot è stata testata con successo in questa prova molto varia per le sue condizioni metereologiche.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
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Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese