Milano, 15 ottobre 2015 - A partire dalle ore 11.00 CET del prossimo sabato 17 ottobre il team di Mascalzone Latino torna per il secondo anno consecutivo alla Rolex Middle Sea Race, l’impegnativa regata offshore di ben 606 miglia marine che inizia e si conclude a Malta dopo la circumnavigazione della Sicilia in senso antiorario. Da segnalare un importante cambio nel pozzetto: assente l’armatore Vincenzo Onorato che sarà sostituito da un “mascalzone di ritorno”, Alberto Bolzan. Il noto velista goriziano è stato l’unico italiano a navigare nell’ultima edizione della Volvo Ocean Race, ricoprendo il ruolo di timoniere e tattico nel team turco-americano di Alvimedica. L’afterguard è completato anche quest’anno da Ian Moore (vincitore della Volvo Ocean Race 2001-2002 con Illbruck Challenge con diverse campagne di Coppa America al suo attivo), e da tanti altri fedelissimi del team di Onorato, come il triestino Gabriele Benussi, il luinese Flavio Favini, i livornesi Matteo e Marco Savelli. Gli altri a bordo: Leonardo Chiarugi alla randa, Andrea Ballico, Gaetano Figlia di Granara e Pierluigi De Felice tailer, quest’ultimo recente vincitore del Mondiale Melges 32 2015, Marco Carpinello aiuto prodiere e Davide “Manolo” Scarpa prodiere.
Dopo quasi una stagione di assenza dai campi di regata, l’equipaggio del Cookson 50, che corre con il guidone dello Yacht Club Monaco, torna quindi a competere nella classe IRC 2 in uno degli appuntamenti più importanti del calendario della vela d’altura in un’altra edizione della Rolex Middle Sea Race che si preannuncia particolarmente combattuta, visto l’alto numero di partecipanti che, per il secondo anno consecutivo, superano il centinaio. Per la precisione sabato al via saranno in 117.
L’edizione numero 36 della grande classica mediterranea d’altura, al momento, sembra che sarà contraddistinta da condizioni meteo non estreme, almeno nelle prime giornate, al contrario della difficile partenza del 2014: dopo il perdurare di brezze leggere evolute in estenuanti ore di calma piatta, seguì una forte burrasca da Nord-Ovest che causò, fra gli altri, anche il prematuro ritiro, in prossimità di Trapani, di Mascalzone Latino causa la rottura di una sartia diagonale.
In preparazione al grande impegno agonistico, ieri, oltre 30 equipaggi si sono cimentati nella Coastal Race, una piccola regata di warm up: già conquistata all’esordio del 2014, quest’anno i mascalzoni sono nuovamente giunti primi in tempo reale e terzi dopo il calcolo dei compensi.
“È stata una grande giornata con 18-25 nodi di vento e una velocità della barca che ha raggiunto i 20 nodi in poppa. Un’occasione perfetta per provare equipaggio e attrezzature in tutte le andature. Anche se era tanto che non navigavamo assieme, le persone e la barca hanno funzionato molto bene: abbiamo fatto una bella partenza e preso buone decisioni. Un buon inizio!”, commenta a caldo il navigatore Ian Moore.
A dare l’assalto al record di Rambler di George David, di 47 ore 55 minuti e 3 secondi, oltre al medesimo armatore su un nuovo omonimo scafo varato nel dicembre del 2014, quest’anno saranno presenti anche due velocissimi multiscafi.
Fra gli avversari diretti di Mascalzone Latino, si segnalano in particolare B2 di Michele Galli, con Francesco De Angelis alla tattica, già vincitori di questa regata nel 2013, mentre fra gli scafi più abili del 2014 si distinguono gli equipaggi sui J122, come Artie e l’XP 44, come XP-Act, primi e secondi nella classifica overall.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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