giovedí, 1 maggio 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

ran 630    iqfoil    mini 6.50    press    optimist    campionati invernali    vele d'epoca    la lunga bolina    regate    vela olimpica    cnsm    la duecento    rsaero   

WWF

Il 16 giugno è il World Sea Turtle Day

il 16 giugno 232 il world sea turtle day
redazione

Giugno per il WWF vuol dire ritorno di GenerAzione Mare, la campagna che unisce cittadini, volontari, imprese, comuni, associazioni, aree protette e pescatori per un unico obiettivo: la tutela del capitale blu del Mediterraneo e di chi lo abita. Fra le specie simbolo di GenerAzione Mare ci sono le tartarughe marine, che nidificano nelle coste italiane e vivono nei nostri mari. 

 

Il 16 giugno, in occasione della Giornata mondiale delle tartarughe marine (World sea turtle day) il WWF pubblica il nuovo report “Italia, penisola delle tartarughe”, che racconta vita e minacce di questa specie, ma anche tutti i progetti che il WWF porta avanti e i risultati ottenuti per la loro tutela. Nel report anche un Vademecum di comportamento  per i turisti che nel corso dell'estate dovessero incontrare una tartaruga in difficoltà o scoprire  tracce lungo la spiaggia. 

 

Il Mediterraneo ospita tre specie di tartaruga marina: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas) e, sebbene più rara, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). Queste nidificano soprattutto sulle coste orientali del bacino, mentre la tartaruga comune Caretta caretta è l’unica che nidifica regolarmente lungo le coste italiane (soprattutto nelle regioni meridionali). Negli ultimi cinque anni (2016-2021) è stato registrato un aumento nel numero dei nidi che, tuttavia, rappresentano solo alcune decine di unità dei circa 8 mila dell’intero Mediterraneo. I mari intorno all’Italia, invece, rivestono una grande importanza per la popolazione di Caretta caretta del bacino: quello Adriatico, per esempio, è importante area di alimentazione per la specie. 

 

LE MINACCE

Il Mediterraneo è zona chiave per le tartarughe e hotspot di biodiversità, ma anche di minacce antropiche. È il mare che si sta scaldando più velocemente ed è “invaso” dai rifiuti: ogni anno, 570 mila tonnellate di plastica finiscono in mare. Questi due fattori, insieme alle attività da pesca intensiva e all’impatto con i natanti, agiscono su tutte le fasi del ciclo vitale delle specie di tartarughe marine, che nella lista Rossa della IUCN, compaiono come a rischio di estinzione (tranne la tartaruga a dorso piatto, Natator depressus, ancora classificata come Carente di Dati).

 

Nel Mediterraneo oltre 150.000 tartarughe ogni anno vengono catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti e oltre 40.000 muoiono. Solo in Italia, ogni anno 25.000 tartarughe marine vengono catturate da reti a strascico. 

 

LE AZIONI DEL WWF

Il WWF Italia si occupa della conservazione delle tartarughe marine da oltre 25 anni, lo fa attraverso un’ampia attività di ricerca, monitoraggio, tutela dei nidi, recupero e riabilitazione di tartarughe grazie a specifici progetti approvati ed autorizzati dal Ministero dell’Ambiente, oggi MITE (Ministero della Transizione Ecologica). 

 

Le attività riguardano Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto e Toscana e, grazie alla collaborazione con i pescatori più sensibili, altri Enti, anche Campania e Lazio. Le numerose e diverse iniziative di conservazione sono state rese possibili dal Network tartarughe, costituito dalla rete di operatori, centri di recupero e volontari costruita negli anni sul territorio. 

 

Le attività di monitoraggio, in particolare, sono cresciute negli ultimi anni grazie anche al progetto Life Euroturtles e, ogni estate, coinvolgono centinaia di volontari che, affiancati da operatori esperti, hanno non solo collaborato nella ricerca delle tracce lasciate sulle spiagge dalle tartarughe marine, ma anche nella successiva tutela dei nidi. Queste operazioni hanno coinvolto più di 100 volontari che ogni anno percorrono a piedi circa 5.000 km di spiagge. 

 

I risultati raggiunti grazie a questi sforzi di monitoraggio sono stati notevoli. Si pensi che in tutt’Italia, solo nel 2020, gli operatori e volontari del WWF Italia sono intervenuti su 108 nidi da cui sono emersi più di 5.000 piccoli che hanno raggiunto il mare. La maggior parte dei nidi sono stati identificati in Sicilia, ben 81, seguita dalla Calabria con 26 e dalla Basilicata con 1 nido. Il risultato è da considerarsi particolarmente significativo se si pensa che nel 2019 i nidi ritrovati erano stati 46, 26 nel 2018. 

 

Gli operatori del WWF, nel corso degli anni, hanno organizzato anche numerosi eventi di sensibilizzazione, liberazioni di tartarughe e incontri di educazione ambientale che hanno coinvolto centinaia di appassionati e curiosi, creando molteplici opportunità di dialogo sulla conservazione della Caretta caretta.

 

IL RUOLO DEI CENTRI DI RECUPERO 

Cruciale per la tutela delle tartarughe marine anche il ruolo dei centri di recupero, che hanno lo scopo di curare e riabilitare gli animali recuperati con ferite di diversa entità. Le tartarughe ricevono le cure veterinarie di cui hanno bisogno e, se possibile, vengono liberate in mare dopo la guarigione. I centri di recupero del WWF si trovano a Policoro, Molfetta, Torre Guaceto e Capo Rizzuto e trattano circa 500 tartarughe l’anno, con una buona percentuale di individui curati e poi rilasciati in mare. I CRTM raccolgono dati anche grazie alla tecnologia: oltre a marcare tutte le tartarughe rilasciate con un tag satellitare sulla pinna, hanno applicato dei tag GSM (Global System for Mobile communication), che permettono di seguire i movimenti della tartaruga nel corso del tempo in modo efficace e di identificare così le loro rotte, i loro habitat chiave, le aree di alimentazione e riproduzione. 

 

Molte sono inoltre le attività organizzate per sensibilizzare il pubblico, non solo sulla biologia e l’ecologia delle tartarughe, ma soprattutto sulle minacce e le iniziative di conservazione. Centinaia di volontari partecipano ogni anno ai campi estivi dedicati al monitoraggio e alla sorveglianza dei nidi di tartaruga in Sicilia, Basilicata, Calabria, Puglia, Toscana e Campania; attività di recupero e studio delle tartarughe si svolgono anche in Alto Adriatico: in Friuli grazie al coordinamento dell’Oasi WWF di Miramare, e in Veneto.

 

Adottando simbolicamente una tartaruga sul sito WWF si potranno sostenere i Centri di Recupero WWF che ogni anno curano centinaia di individui in difficoltà.

 

GLI EVENTI IN PROGRAMMA 

Per celebrare la Giornata mondiale delle tartarughe marine sono previsti diversi eventi: il 16 giugno verranno liberate due Caretta caretta, ristabilitesi dopo un periodo di cure nel Centro di Recupero WWF di Molfetta (Bari) a largo del porto di Bisceglie. Le tartarughe saranno scortate dai mezzi navali della Guardia di Finanza Puglia. Domenica 19 giugno un’altra tartaruga marina, curata presso il Centro di Recupero WWF di Policoro (Potenza) tornerà in mare grazie ai volontari del WWF e sempre domenica 19 a Marsala (Trapani) si potranno conoscere tutti i segreti di questi splendidi rettili marini nell’incontro organizzato, dalle 10.00 alle 12.30 presso il South Beach, dal WWF Sicilia. 

Agli appuntamenti di domenica 19 giugno si aggiunge anche la giornata Plastic Free in kayak a Maratea, con ritrovo alle ore 9.00 presso Spiaggia Nera.

© Michel Gunther_WWF

 


16/06/2022 10:12:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Caorle: con "La Duecento" si inizia a far sul serio

Parte il 2 maggio La Duecento, regata del CNSM che è quasi un preludio alla più impegnativa Cinquecento di inizio giugno. Una regata bella del suo ma anche una prova generale per tante barche prima di affrontare la più lunga regata dell'Adriatico

Lunga Bolina, ecco i vincitori

Line Honour al Tp52 Arkas, “Chestress 3” vince in ORC, “Orion-Europsat” in IRC e “Thengher” nella X2. Nella Coastal Cruise vince in ORC “Blade Runner”, in IRC “Spriz”. Nei monotipi prevale “Milù 4” di Andrea Pietrolucci

Livorno: la RAN 630 ai nastri di partenza

La partenza è stata rinviata a domenica 27 aprile ore 11.00, sempre dalle acque antistanti l’Accademia Navale in segno di rispetto per le esequie del Papa

La Spezia ospita le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”

Torna dal 22 al 25 maggio 2025 alle Grazie di Porto Venere, nel Golfo della Spezia, una delle più importanti manifestazioni dedicate alle vele d’epoca, già nota in passato con il nome di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”.

Optimist: ad Agropoli partita la selezione nazionale

Dal 26 al 29 aprile 2025, la Lega Navale di Agropoli ospita la Seconda Selezione Nazionale Optimist, appuntamento decisivo per la definizione delle squadre azzurre che parteciperanno ai Campionati Europei e Mondiali della classe

Semaine Olympique Française: Oro per Riccardo Pianosi nel Kite

La prima medaglia arriva dai Kite ed è il gradino più alto del podio conquistato da Riccardo Pianosi, impeccabile nelle due gare di finale che gli consentono di salire sul gradino più alto del podio

Pasquavela più forte del maltempo

La trentottesima edizione di Pasquavela, organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano, si è disputata regolarmente nonostante le insidie del meteo, che hanno condizionato solo in parte l’arrivo di alcune imbarcazioni iscritte

La Spezia: riparte l'avventura di Nave Italia

Il brigantino della Fondazione Tender To Nave Italia prende il largo con i primi protagonisti del viaggio di solidarietà: studenti con disabilità e pazienti affetti da sclerosi multipla

Optimist: prosegue ad Agropoli la selezione nazionale

La manifestazione è entrata in una fase cruciale, con la suddivisione delle flotte in Gold e Silver dopo 8 prove disputate tra Marina di Ravenna e Agropoli. I migliori 70 atleti compongono ora la Gold Fleet, mentre gli altri 59 gareggiano in Silver Fleet

Semaine Olympique Française, prima giornata di Gold Fleet

Gli equipaggi italiani hanno continuato a competere al massimo livello, con buoni piazzamenti in diverse classi

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci