Vela, Trofeo Jules Verne - Un grande crack verso le 13:00 di oggi ha messo fine alle speranze di Franck Cammas e dei suoi nove compagni d'avventura di battere il record sul giro del mondo a vela senza scalo stabilito nel 2005 da Orange 2 in 50 giorni, 16 ore e 20 secondi. E' saltata una ordinata del braccio posteriore che congiunge lo scafo centrale con uno dei laterali mentre Groupama era in navigazione con un angolo di 90° dal vento reale che proveniva da nord nord-est su un mare molto agitato. L'equipaggio, che aveva perso l'appuntamento con la prima perturbazione che doveva portarlo verso capo Buona Speranza, aveva la necessità di andare al massimo per restare nel settore "buono" di questo fronte caldo che li seguiva per arrivare velocemente fino in Oceano Indiano. La rottura del braccio ha anche causato una fessura sul galleggiante al vento che ha costretto l'equipaggio ad arrestare immediatamente la navigazione vista l'entità del danno.
"Abbiamo passato la notte navigando benissimo - ha detto Franck Cammas alla radio - per restare davanti al fronte e questa mattina Thomas Coville et Bruno Jeanjean che erano sul ponte, hanno sentito un grande crack: c'era una piccola fessura tra il braccio posteriore e il galleggiante di babordo. Fermata la barca abbiamo ispezionato l'interno del galleggiante ed abbiamo constatato che una parte dell'incollaggio tra il braccio e il galleggiante era rotta al livello della giunzione. La tenuta è quindi strutturalmente diminuita del 50% ed è impossibile effettuare una riparazione in mare a causa del moto ondoso. Al momento dell'avaria c'erano 35 nodi al traverso. Ora che il fronte ci sta raggiungendo ce ne sono almeno 40. Abbiamo tirato giù la randa e cerchiamo di navigare di poppa per evitare movimenti bruschi. Stiamo stabilendo una rotta per evitare di avere troppo vento e troppe onde. Stiamo andando verso sud per lasciare passare questa seconda depressione durante la notte: cercheremo di ripartire verso Città del Capo martedì mattina. Stiamo anche cercando di capire cosa fare. L'idea è quella di rientrare immediatamente in Francia per poter riparare Groupama e provare di nuovo il record prima della fine di gennaio".
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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