mercoledí, 5 novembre 2025

AMBIENTE

Greenpeace: occupata una piattaforma petrolifera contro il decreto "Sblocca Trivelle"

greenpeace occupata una piattaforma petrolifera contro il decreto quot sblocca trivelle quot
redazione

Da questa mattina gli attivisti di Greenpeace protestano in maniera pacifica e non violenta presso la piattaforma di estrazione di idrocarburi Prezioso di ENI Mediterranea Idrocarburi, nel Canale di Sicilia, al largo della costa di Licata (Agrigento).

 

Con l'appoggio della nave Rainbow Warrior, a bordo di gommoni, una decina di attivisti ha scalato la piattaforma aprendo uno striscione di 120 metri quadri su cui è raffigurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi che promette "PIÙ TRIVELLE PER TUTTI", accompagnato dalla richiesta di Greenpeace "STOP FOSSIL, GO RENEWABLE". Altri attivisti si trovano su una zattera di salvataggio gonfiabile che hanno ancorato alla piattaforma. Sulla zattera si leggono altri messaggi che chiedono di abbandonare le fonti fossili, fermare le trivelle e scegliere le energie rinnovabili.

 

L'azione di Greenpeace è rivolta contro il decreto "Sblocca Italia" (Dl 133/2014), che promuove una deregulation selvaggia delle attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi a mare e rischia di tradursi in un vero e proprio "Sblocca trivelle". Il governo Renzi vuole dare il via libera allo sfruttamento delle scarse riserve di petrolio presenti sotto i nostri fondali. Eppure l'Italia dovrebbe essere impegnata - avendo la Presidenza di turno del Consiglio UE - a guidare l'Unione verso obiettivi più ambiziosi di difesa del clima, puntando con decisione su fonti rinnovabili ed efficienza energetica e consegnando al passato le fonti fossili.

 

<<Siamo entrati in azione per contrastare una politica 'fossile' sballata, in controtendenza con ogni ragionevole scenario energetico e opposta a ogni strategia di valorizzazione delle vere risorse dell'Italia: il mare, il paesaggio, la biodiversità. Renzi è sulla strada sbagliata, e fin quando la percorrerà troverà sempre la forte opposizione di Greenpeace>>, afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima dell'associazione.

 

Non distante dalla piattaforma dove si svolge l'azione, ENI vorrebbe realizzare una nuova piattaforma, due pozzi esplorativi, sei pozzi di produzione e i relativi oleodotti. Alcuni di questi pozzi sarebbero a sole 11-12 miglia nautiche dalla costa. Questo progetto, denominato "Offshore Ibleo", ha già ricevuto una Valutazione d'Impatto Ambientale positiva. Contro questo provvedimento, Greenpeace e una larga coalizione di associazioni e 5 amministrazioni locali interessate dal progetto, ha promosso un ricorso presso il Tar del Lazio. La VIA, come mostrato da Greenpeace in un rapporto, è fortemente lacunosa e approssimativa.

(www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Offshore-IBLEO)

 

Secondo le valutazioni del ministero dello Sviluppo economico ci sarebbero nei nostri fondali marini circa 10 milioni di tonnellate di petrolio di riserve certe. Stando ai consumi attuali, coprirebbero il fabbisogno nazionale per appena 8 settimane. Già oggi le aree marine richieste o già interessate dalle attività di ricerca di petrolio si estendono per circa 30 mila chilometri quadri, cinquemila in più rispetto allo scorso anno. Sul bacino del Mediterraneo si concentra più del 25 per cento di tutto il traffico petrolifero marittimo mondiale, già responsabile di un inquinamento da idrocarburi che non ha paragoni al mondo.

 

La deregulation che il governo nazionale sta promuovendo riguardo l'estrazione di idrocarburi in mare è in contrasto con due direttive europee e rischia di esporre l'Italia a costose procedure d'infrazione. Non è disponibile alcuna stima di come queste attività impatterebbero negativamente su altri settori, tra cui il turismo e la pesca sostenibile. Soprattutto questa prospettiva economica è insensata da un punto di vista energetico, creerebbe ben poca occupazione, scarsissimo gettito fiscale e sarebbe in aperto conflitto con gli impegni presi dallo stesso presidente del Consiglio per decarbonizzare presto la nostra economia.

 

<<Renzi ha detto che non si può rinunciare a estrarre il nostro petrolio, poco e di scarsa qualità, per l'opposizione di tre o quattro comitatini locali. È male informato: non si tratta di piccoli comitati, ma di una rete di migliaia e migliaia di persone, che si va organizzando per proteggere il mare, le coste, il turismo, la pesca sostenibile, la bellezza del Paese>>, conclude Boraschi.


14/10/2014 11:38:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

CICO 2025: una giornata difficile

Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra

Palermo: primo giorno di regate al CICO 2025

Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei

Palermo: prosegue il CICO 2025

Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli

Transat Cafè L’Or: penalità di 30 minuti per Ambrogio Beccaria

La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità

Palermo: chiusura senza vento per i CICO 2025

Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza

Open Skiff: "azzurrini" grandi a Barcellona

Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio

Transat Café l'Or: ridotto il percorso per gli Ultim

La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione

52 Super Series: raggiunti gli obiettivi di sostenibilità

Così come i team internazionali della 52 SUPER SERIES hanno definito i propri obiettivi pre-stagionali per raggiungere il miglior risultato possibile a fine stagione, così il circuito definisce gli obiettivi di sostenibilità per l’anno

Transat Cafè L’Or: Corentin Douguet e Axel Tréhin primi a La Coruna

Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore

Rimini: riparte il Campionato Autunnale

Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci