Ha ufficialmente preso il via Euro-Argo ONE, il progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon Europe, che ha l’obiettivo di continuare a sviluppare la rete globale dei robot sottomarini Argo float, utilizzati per l’osservazione dell’oceano.
A guida del progetto, che è stato avviato ufficialmente con un kick-off meeting alla Sorbonne Université di Parigi dal 17 al 19 febbraio, Euro-Argo European Research infrastructure Consortium (ERIC), l’infrastruttura di ricerca europea che fornisce, implementa e gestisce un quarto della flotta globale Argo. 23 i partner coinvolti tra cui, per l’Italia, l’OGS e l’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar).
Lanciato un decennio dopo la creazione dell’Euro-Argo ERIC, questo progetto segna un momento di importante evoluzione del consorzio, poiché gli permette di allineare i suoi obiettivi con quelli di OneArgo - la nuova visione del programma internazionale Argo di osservazione dell’oceano attraverso gli Argo float - in un periodo in cui un’osservazione oceanica globale, completa e multidisciplinare è cruciale. Rafforzando l’infrastruttura di ricerca a livello europeo, Euro-Argo ONE mira a fornire un contributo europeo sostenibile e a lungo termine al programma OneArgo per favorire la comprensione delle complessità degli oceani, raffinare i modelli climatici e rafforzare la capacità dell’Europa di affrontare le sfide ambientali urgenti.
“I float Argo sono robot autonomi che misurano temperatura e salinità delle acque e altri parametri come livelli di ossigeno, di pH, di nitrati, di particelle sospese, di clorofilla e di luce. Grazie al network Argo, tutti questi dati vengono raccolti, analizzati dagli oceanografi e messi a disposizione (gratuitamente ed in tempo reale) di tutta la comunità scientifica, dei sistemi operativi di monitoraggio oceanico e di utenti interessati” spiega Giulio Notarstefano, tecnologo dell’OGS e membro del Management Board di Euro-Argo ERIC.
In questo contesto si inserisce il contributo dell’OGS, che tramite il programma Argo-Italy finanziato dal MUR contribuisce al programma internazionale Argo. “Il contributo di OGS a Euro-Argo ONE fa leva sull’infrastruttura Argo-Italy che è stata notevolmente potenziata grazie al progetto ITINERIS del PNRR Programma Nazionale di Resistenza e Resilienza - NextGenerationEU. ITINERIS ci ha permesso non solo di incrementare il numero di float italiani, ma anche di sperimentare nuovi sensori biogeochimici, aprendo scenari di ricerca innovativi. Al contempo, potremo ottimizzare i costi dell’infrastruttura, migliorandone resilienza e sostenibilità. Grazie a queste iniziative, OGS e Argo-Italy consolidano la loro posizione di leadership all’interno del programma internazionale Argo” continua Giorgio Dall’Olmo, dirigente di ricerca della Sezione di Oceanografia dell’OGS e in prima linea nel progetto Euro-Argo ONE.
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