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GLOBAL OCEAN RACE 2011-2012

GOR, Hugo Ramon:" Ora capisco Moitessier"

Roberto Imbastaro

Vela, Global Ocean Race - Mentre si avviano a conquistare il secondo posto in questa terza tappa della Global Ocean Race, Marco Nannini e Hugo Ramon stanno navigando vicino alla costa dell’Argentina. Per loro solo venti di prua che li accompagneranno nelle ultime miglia verso il traguardo di Punta del Este, dove dovrebbero arrivare questa domenica mattina. Le temperature a bordo salgono rapidamente mentre la barca risale da sud verso l’estate australe,  che si sta concludendo. Un cambiamento radicale in pochi giorni per i due skipper che hanno dovuto fare il “cambio di stagione”, passando in poche ore dalla neve e dal gelo all’estate più piena.

Mentre il traguardo si avvicina è anche il tempo per qualche considerazione filosofica, soprattutto dopo una tappa così lunga e dura. Per Hugo Ramon ”passare le linea di arrivo e ritrovare la civiltà non è veramente appagante. So bene che arriveremo secondi e che il viaggio è giunto alla sua fine. E questo è la cosa più importante. Comincio a comprendere le motivazioni di Bernard Moitessier. So bene che, nel momento in cui sarò a terra, la sola cosa che potrò fare sarà quella di mettermi a lavorare per un mio progetto che non potrà essere altro so non ritornare al più presto nei mari del Sud”.
Se le condizioni non sono facili per Hugo Ramon e Marco Nannini, lo sono ancor più per Nick Leggatt e Phillippa Hutton-Squire su Phesheya-Racing che hanno di fronte una bolina lunghissima fino alla linea di arrivo, distante ancora oltre 600 miglia.

04/03/2012 11:52:00 © riproduzione riservata

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