venerdí, 31 ottobre 2025

SOLDINI

Fastnet: solo 5 miglia tra Soldini e de Lamotte

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Roberto Imbastaro

Nel rilevamento delle 20:00 Giovanni Soldini e Telecom Italia avevano ancora risicchiato qualche miglio a Tnguy de Lamotte che conduce la corsa ta i Class 40 e si trova a circa 60 miglia dall'arrivo. Scelte tattiche diverse per i due skipper: de Lamotte ha incrociato la rotta di Soldini ma ha proseguito verso sud per trovare un unico bordo che lo portasse dritto dentro la Manica, mentre Soldini a virato verso nord  e quindi dovrà tirare un altro bordo per riposizionarsi. Le velocità rilevate erano di 12 note per Initiative Saveurs e 9,2 per Telecom Italia.

"Dopo aver passato il Fastnet, siamo andati molto veloci," ha commentato l'esperta di regate oceanica Liz Wardley a bordo di Initiatives Saveurs - Novedia Group. A metà pomeriggio stavano "volando" con una brezza da ovest di 15-22 nodi e mare abbastanza calmo. Secondo Wardley il vento stanotte ruoterà a nord ovest e calerà mentre si avvicineranno a Plymouth domani mattina.

Domani mattina sapremo chi dei due avrà avuto ragione

Intanto al Sutton Harbour, nel quartiere storico del Barbican di Plymouth a fine pomeriggio erano arrivate 17 barche, inclusi otto IMOCA 60 guidati da BT IMOCA 60 di Sebastien Josse; Team Pindar, del vincitore della Volvo Ocean Race Mike Sanderson, ha tagliato il traguardo settimo e quarto nella classe IMOCA 60.

"Abbiamo disputato una regata incredibilmente ravvicinata con barche molto differenti tra loro, quando le vedi allineate in banchina," ha commentato Sanderson al suo arrivo. "Seb Josse e Vincent Riou [ex-vincitore del Vendee Globe, qui a bordo di Akena Verandas] sono velisti solitari incredibilmente esperti. Quando me li sono ritrovati accanto allo scoglio del Fastnet, ho subito capito che avremmo faticato parecchio."

Secondo Sanderson, Team Pindar ha perso terreno rispetto ai leader nella tratta di rientro dallo scoglio del Fastnet a Bishop Rock, quando non è andato sufficientemente a nord. "Il nord della rhumb line era sicuramente avvantaggiato. Safran lì ha guadagnato molto mentre Avival, al largo rispetto a noi, ha perso parecchio. Quindi devo imparare la lezione e avere fiducia del routing."

Questa è la quinta Rolex Fastnet Race per Sanderson; nelle precedenti edizioni è stato a bordo di barche quali i maxi New Zealand Endeavour e Sayonara e il Volvo Ocean 60 Merit Cup. Per il resto, è stata una regata impegnativa, molto migliore rispetto a quanto indicato dalle previsioni antecedenti la partenza. "Nel mondo degli Open 60 ci piacciono i laschi ventosi. Un bastone di 600 miglia non è certo ideale per queste barche, ma è stato comunque bellissimo, anche se il percorso non ci ha consentito di navigare al massimo." Il suo IMOCA 60 blu, progettato da Juan Kouyoudmjian, che ha anche disegnato il vincitore della Volvo Ocean Race 2005-6 ABN AMRO ONE, sta per essere venduto ma Sanderson spera di rimanere coinvolto con la gestione della barca quando passerà al nuovo armatore.

Sebbene ICAP Leopard abbia conquistato la seconda vittoria consecutiva in overall, pare sempre più probabile che l'ambita vittoria in tempo compensato finisca nelle mani del 72 piedi Ran 2 di Niklas Zennström, condotto magistralmente. Il velista di Plymouth Nigel Passmore e il suo TP52 Apollo, ottimizzato per l'IRC, sembravano vagamente speranzosi, ma con gli ultimi arrivi il loro tempo compensato ha superato di 3 ore e 18 minuti il tempo compensato di Ran 2, pari a 4 giorni, 2 ore e 30 minuti. Apollo è finito quarto overall, con i due STP65 Luna Rossa e Rosebud/Team DYT dietro al leader della regata.

Tra i mega yacht di lusso ad aver raggiunto Sutton Harbour c'è il l'equipaggiatissimo Performance Yacht 100 Liara appartenente a Tony Todd. Ecco alcuni vantaggi di regatare a bordo di questo super-yacht costruito in Nuova Zelanda: doccia, cucina cordon-bleu, vasta collezione di DVD - ci dicono che Bad Boys II sia stato il film preferito nei momenti più tranquilli della regata.


12/08/2009 23:41:00 © riproduzione riservata






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