Eugenio Alphandéry, Presidente dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella e dell’Unione Imprese Storiche Italiane, ha appena acquistato “Orsa”, un prestigioso Amel 64, concepito alla Rochelle, splendida città francese bagnata dall’ Oceano Atlantico, dove il cantiere è stato costruito agli inizi degli anni ‘60.
L'ingegner Alphandéry ed Antoine Rioton, Direttore Commerciale di Amel, rispondono alle nostre domande, qualche giorno prima di condurre la barca in Italia.
Intervista con Antoine Rioton Direttore Commerciale di Amel
=>È la prima volta nella storia che Amel vende un'AMEL 64 in Italia dove la tradizione velistica è molto forte : che significato ha per lei ?
Siamo molto orgogliosi di aver venduto il nostro primo Amel 64 in Italia, un paese ricco di tradizioni e storia anche in ambito velistico. Vendiamo circa 14 barche all’anno ed ogni unità ha per noi la sua importanza ed il suo significato. Il signor Alphandéry, grande appassionato di vela, è inoltre una persona molto piacevole e sono contento di aver potuto lavorare al suo fianco. Spero che il mercato italiano si continuerà ad interessarsi ai nostri prodotti. Siamo già stati presenti al salone di Genova con l’Amel 55 ed il 64 e ci saremo anche nel 2016.
=>Puo’ raccontarci in che modo è stata organizzata la costruzione della barca di M. Alphandéry ?
Tutto è andato per il meglio: uno dei nostri commerciali del Sud della Francia era in contatto con l’ingegnere Alphandéry all’inizio della vendita. E’ venuto due volte alla Rochelle per scegliere in che modo la sua barca doveva essere equipaggiata. L’abbiamo consigliato sin dall’inizio ed abbiamo trovato delle soluzioni insieme, privilegiando la sicurezza a bordo. Alla fine del cantiere, durante due mezze giornate, il responsabile della relazione con il cliente Kevin Zawadzki, ha spiegato al nuovo proprietario come la barca funziona. In seguito, M. Alphandery ha passato una settimana con la nostra équipe tecnica per conoscere tutti i minimi dettagli del suo nuovo Amel 64.
=>In che modo avete collaborato con il vostro cliente?
Come dicevo precedentemente, M. Alphandery è venuto due volte alla Rochelle. Inoltre abbiamo intrattenuto una relazione continua, durante tutta la costruzione, per telefono e per email. Abbiamo ascoltato le sue idee, le sue esigenze… Quando non siamo d’accordo con i nostri clienti lo diciamo immediatamente ma facciamo tutto il possibile per ottenere una barca che corrisponda all’ideale del nostro cliente… senza perdere d’occhio la sicurezza che per noi è un elemento fondamentale.
Intervista con Eugenio Alphandery, il primo proprietario di un Amel 64 in Italia
=> Puo’ parlarci brevemente di lei?
Sono nato a Firenze 68 anni fa e sono un imprenditore. Gestisco l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella che ha 403 anni. Inoltre sono il Presidente dell’Unione Imprese Storiche Italiane. Sono un grande appassionato di vela et di macchine d’epoca.
=> Com’è nata la sua passione per la vela?
Da bambino ho avuto la fortuna che mio padre amasse le barche. Ho incominciato a navigare su un Beccaccino (Snipe). La prima barca in vetroresina l’ho avuta 40 anni fa… Il mio sogno è sempre stato di poter fare delle lunghe navigazioni ma a causa del mio lavoro, non ho potuto approfittarne abbastanza. Ho avuto varie imbarcazioni ma ho sempre guardato l’Amel con grande rispetto… En ora posso realizzare il mio sogno e navigare in tutti i paesi del mondo… Voglio condurre la mia barca da solo, senza equipaggio : è anche questa una delle ragioni che mi ha fatto scegliere un Amel. Per incominciare, l’anno prossimo, vorrei partire dalle Canarie et dirigermi verso ai Caraibi, risalire a New-York e ritornare in direzione delle Azzorre.
=> Perché ha scelto un Amel?
La prima volta che ho visto un Amel era due anni fa, quando ero in crociera con il mio genero. La barca ci è passata vicino : camminava molto bene e ne sono stato colpito. Con la complicità di un amico che è concessionario Amel, sono andato a Hyères, al Sud della Francia, ed ho provato un Amel 55 : una barca molto comoda, elegante e bella. Una barca che si puo’ sognare di condurre intorno al mondo e senza bisogno di un equipaggio.
Come definirebbe Amel?
Ai miei occhi, l’Amel 64 è la barca per le persone che apprezzano veramente il mare, la vela… E’ la barca di chi non vuole mostrarsi, la barca di una persona veramente appassionata : di qualcuno che vuole essere e non avere.
La storia di Amel è una storia stupenda. La passione che ha indotto Henri Amel a concepire le sue prime barche assomiglia un po’ alla storia della mia azienda che ho ripreso nell’89.
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