Tempo di carciofi. Conosciuti sin dall’antichità per le loro proprietà farmacologiche, antiossidanti, epatoprotettive, coleretiche, colagogiche, antilipidemighe, diuretiche, depurative – e si potrebbe proseguire per molto a elencare tutte le sue proprietà nutraceutiche – l carciofi sono forse l’ortaggio più versatile in cucina che si conosca. Possono essere consumati sia crudi che cotti; in tavola possono essere antipasti, primi, secondi, contorni e diventare anche dessert e a fine pasto, infusi e digestivi.
Lo chef Roberto Di Pinto del Ristorante SINE di Milano, espressione della sua continua ricerca di piatti complessi e non banali, in ln linea con una filosofia gastronomica costruita attraverso notevoli esperienze internazionali propone questa settimana una sua ricetta che esce fuori dall’ordinario: il “Carciofo alla brace, cacio e ova” uno dei suoi piatti iconici.
Napoletano doc, 42 anni, Di Pinto nasce in verità nella scuola di pasticceria per eccellenza di Napoli, Scaturchio, patria di pastiere memorabili, di Babà stratosferici, di sfogliatelle e frolle da manuale e del mitico Ministeriale che ha segnato la sua storia, ma il destino e la sua voglia di andare sempre oltre i confini della quotidianità lo ha portato, poi, verso altri liti come il Nobu di Milano, tempio della cucina giapponese, e poi a Parigi, San Francisco, Bangkok, arricchendo il suo bagaglio di conoscenze che costruiscono la sua cucina ancora più aperta e creativa. Il rientro in Italia è a Milano dove Di Pinto diventa Chef Executive dell’Hotel Bulgari e a Milano apre il suo ristorante SINE, dove può esprimersi nella sua massima libertà creativa. Una insegna non casuale ma derivata dal latino, dove quel “SENZA” attesta una voglia di libertà e di creatività che si libera degli orpelli della tradizione, una tradizione che viene rivisitata per essere esaltata e, a volte, dissacrata, “senza però mai mancarle di rispetto” e mai sottacendo il fil rouge che lo lega indissolubilmente alle sue origini partenopee.
L’idea del Carciofo, cacio e ova – spiega lo chef – nasce dal ricordo di un piatto familiare; “un piatto che faceva mia nonna paterna e che ho purtroppo potuto assaggiare, nella sua versione originale, in pochissime occasioni. Mia mamma provò più e più volte a replicarlo, senza però riuscire a ricreare quei sapori per me inconfondibili. Si trattava, in realtà, di un piatto molto semplice: carciofo tagliato a spicchi, cotti prima alla brace e poi finiti in umido; accompagnato da uova strapazzate cotte nel brodino dei carciofi, pane e provolone del Monaco grattugiato.
Il suo intento è stato proprio quello di replicare quel sapore, evidenziando però la nota della brace e invertendo le cotture. Di Pinto è partito cuocendo i carciofi in una soluzione acida con menta, aglio, vino bianco e brodo vegetale per poi finirli interi al barbecue. “Il provolone – aggiunge – diventa una fondutina leggera che va a fare da glassa al carciofo. Delle uova uso solo il tuorlo marinato in sali bilanciati ed erbe. Il piatto viene finito con un babà tostato a ricordo del pane, ma con l’aggiunta golosa di creme fraiche e tartufo nero.”
Ed ora non resta che mettersi all’opera per addentrarsi in questo inedito viaggio di sensazioni gustative.
La ricetta del carciofo alla brace, cacio e ova
Ingredienti
Carciofi spina 1 pz
Acqua 1 lt
Vino bianco 100 gr
Pepe in grani 5 gr
Foglia di alloro 1
Tuorlo d’uovo marinato 1 pz
Baba napoletano fatto come pan brioche
Creme fraiche 20 gr
Tartufo nero pregiato
Per la fonduta
Provolone del monaco 100 gr
Panna fresca 100 gr
Procedimento per la fonduta
Unire in un pentolino provolone e panna e portarli a 80 gradi. Una volta ottenuta una fonduta filtrarla con un colino fino.
Procedimento
Pulire bene il carciofo, togliendo la barba interna, le foglie dure esterne e pulendo bene il gambo. Mettere il carciofo in una soluzione realizzata con acqua, vino bianco, alloro, pepe in grani, olio e aglio in un sacchetto sottovuoto e cuocere a 68 gradi per 4 ore. Togliere il carciofo dal sacchetto sottovuoto, asciugarlo e cuocerlo a brace diretta sulla griglia kamado, facendolo arrostire bene su tutti i lati.
Non appena il carciofo sarà grigliato, glassarlo con la fonduta. Adagiare il carciofo glassato sul piatto e finirlo con fettine sottili di tuorlo d’uovo marinato.
Grigliare il babà a fette e posarlo sul piatto; mettere sopra le creme fraiche con un sac a poche e finire con scaglie di tartufo nero.
Sine By Di Pinto
Viale Umbria, 126
Milano (MI)
+39 0236594613
info@sinerestaurant.com
sinerestaurant.com
LINK First&Food https://www.firstonline.info/la-ricetta-del-carciofo-alla-brace-cacio-e-ovo-dello-chef-roberto-di-pinto-la-tradizione-dissacrata-con-rispetto/
La rassegna velica a cura del Comitato Circoli Velici Tigullio vedrà svolgere, sabato e domenica prossimi, le ultime prove legate alla prima manche. Le previsioni meteorologiche parlano di vento di tramontana non particolarmente sostenute
Il Circuito delle 4 Regate Offshore tra le isole toscane, che assegnerà l’ambitissimo Trofeo TAT, prenderà il via il giorno di Pasqua con la tradizionale Pasquavela organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano
Confindustria Nautica, riunita nell’Assemblea annuale dei Soci, ha presentato l’analisi previsionale sull’andamento del settore, realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione
Spirit of Nerina (ORC A-B), Sease (ORC C) e Ariarace (Rating FIV). Sono questi gli equipaggi che festeggiano al termine della prima manche del 50° Campionato Invernale del Tigullio
Dal 12 al 20 dicembre 2025 la Marina de Vilamoura, in Portogallo, è teatro dei Youth Sailing World Championships 2025, l’evento iridato giovanile che mette a confronto i migliori talenti velici under 19 di tutto il mondo
Un mare affollato quello di ieri al largo di San Foca, grazie ad una bella giornata di sole e di vento ‘giusto’, anche per la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’, che ha disputato la sua quarta regata del campionato invernale
L'equipaggio capitanato da Alexia Barrier e Dee Caffari dopo un rallentamento per un guasto meccanico viaggia spedito verso il Capo di Buona Speranza
L’equipaggio di Orofino vince il Trofeo Gaetano Martinelli (ORC), quello di Neri e Cassese il Trofeo Oreste Albanesi (Sport Boat), mentre il team di Fotticchia conquista il Trofeo Paola Martinelli (Gran Crociera)
Grande successo per il Trofeo Fondazione Telethon, la regata destinata a raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare
Sua Maestà la Regina Suthida di Thailandia scenderà in acqua insieme al Team Thailandia per le regate della Star Sailors League