In mare bisogna aspettare l’ultimo momento prima di dichiarare vittoria e questo è un atteggiamento ricorrente tra i marinai che non gioiscono mai prima che il traguardo non sia stato raggiunto. Tutti hanno in memoria stupide storie di incidenti che si verificano mentre la corsa sembra finita. Cautela e superstizione formano un cocktail immateriale che vede i potenziali vincitori restare assolutamente riservati mentre tutti tentano di incensarli anticipatamente. L'atteggiamento di Bernard Stamm nel contatto radio di questa mattina è stato tutto improntato a questa legittima scaramanzia. "Abbiamo avuto alcuni importanti problemi tecnici in questo giro del mondo. Abbiamo ancora un albero, una chiglia, i due timoni e nessun buco nello scafo, ma ci sono stati problemi molto fastidiosi come la rotaia dell'albero che si è strappata, nessuna informazione sul vento per mezzo giro del mondo, abbiamo perso una vela importante subito, ma potrei elencarne ancora qualcuno. Ancora adesso abbiamo dei problemi con i nostri ganci e le nostre drizze. Per mettere il genoa bisogna salire in testa d'albero, ed è una vela che è utile nel Mediterraneo. Non so se abbiamo trascorso una giornata senza problemi. Non abbiamo avuto problemi strutturali, e più o meno siamo riusciti ad andare aventi anche con questi problemi. Siamo stati fortunati a trovare zone di transizione con relativamente poco mare e anche nel Pacifico quando abbiamo riattaccato la rotaia dell’albero per poter tirar su di nuovo la randa. Non è stata certo una lunga passeggiata tranquilla”.
L’appuntamento con il traguardo di Barcellona è stimato per domani alle 14:00. Nel frattempo Bernard Stamm e Jen Le Cam, faranno una cosa sola: navigheranno come sanno fare senza perdere nemmeno per un secondo la loro concentrazione.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra
Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei
Line Honours al 100' Black Jack, vittoria assoluta per il 72' Balthasar. Le italiane Django Deer, Lunatika (nella foto) e Mon Ile vincono le rispettive classi, IRC 2, Double Handed e ORC 5
Armel Le Cléac’h e Sébastien Josse hanno deciso di rientrare nella loro base di Lorient per sostituire i pezzi dannegiati e ripartire in fretta
La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità
Dopo tre giorni di bonaccia, la flotta ritrova il vento e la corsa prende vita
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore
Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese