Vela, Audi MedCup - Si rischia davvero di perdere la tappa dell’Audi MedCup a Cagliari? L’atmosfera tra l’assessorato al Turismo della regione Sardegna e gli organizzatori spagnoli di WSM (World Sailing Management) non è delle migliori. Nella serata di mercoledì una dichiarazione di fuoco dell’assessore al Turismo della Regione, Sebastiano Sannitu, ha portato allo scoperto la criticità della situazione: “Non c’è mai stato alcun impegno da parte dell’assessorato del Turismo riguardo alla organizzazione della tappa cagliaritana della Med Cup. E’ stata manifestata una disponibilità a confermare, eventualmente, i finanziamenti previsti nella stessa misura delle precedenti edizioni.”
Una dichiarazione di intenti, quindi, ma nessun contratto firmato. Questo mentre il calendario dell’Audi MedCup è fissato da tempo e prevede Cagliari quale ultima tappa del circuito con il Trofeo Regione Autonoma della Sardegna. L’assessore Sannitu manifesta inoltre “sgomento e sconcerto per la modalità con la quale gli organizzatori della Med Cup stanno trattando la vicenda. L’assessorato del Turismo stabilirà in piena autonomia e nell’assoluto rispetto delle norme qualunque eventuale tipo di sostegno all’iniziativa al di là di pressioni e ricatti”.
Ma cosa è effettivamente accaduto tra le parti? Alla MedCup sono abbottonatissimi ma trapela che i contratti sono stati inviati all’attenzione dell’assessore già dall’aprile scorso e che, da parte della Regione, c’era stata una specifica richiesta perché Cagliari non fosse solo una tappa intermedia del circuito, bensì la tappa conclusiva, con annessa grande kermesse finale da tenere nel capoluogo sardo.
L’assessorato ha risposto al WSM il 18 maggio scorso, con una lettera nella quale comunicava di voler sostenere un onere finanziario di 700.000 euro, così come nella stagione passata. Gli spagnoli hanno risposto prontamente richiamando la Regione Sardegna al rispetto degli accordi preesistenti che però, a quanto sembra, in Regione ritengono non vincolanti in quanto limitati a lettere d’intenti.
La differenza tra le due soluzioni non è di poco conto: la cifra richiesta dagli organizzatori spagnoli per l’evento finale della MedCup è infatti superiore di 500.000 euro a quella di una semplice tappa del circuito. Dai 700.000 euro spesi l’anno precedente, quindi, si passerebbe a 1.200.000 euro. E’ una cifra che, seppur adeguata all’importanza dell’evento - davvero il migliore che si svolge nel Mediterraneo – può, in questa particolare congiuntura economica, far venire qualche mal di pancia in Giunta.
La situazione sembra essere di stallo, anche perché il calendario delle regate è stato ampiamente pubblicizzato ed i contratti con le altre città sedi di tappa, si suppone, altrettanto ampiamente chiusi. Invertire le date con Cartagena, sede finale dello scorso anno? Un’ipotesi puramente teorica perché è veramente complicato modificare le date in corsa. Supponiamo che la patata bollente passerà nelle mani del presidente Ugo Cappellacci che si spera possa risolverla in fretta superando le attuali incomprensioni. Velisti e tifosi attendono fiduciosi facendo il tifo, caso raro, per entrambi i contendenti purché questa MedCup si faccia. La Sardegna merita tutto il meglio della vela mondiale e la MedCup ne fa parte a pieno titolo.
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