Abbiamo un nuovo governo e un nuovo orizzonte di lacrime, sangue e sacrifici. Parlare di vela in questo momento storico sembra quasi fuori luogo. Ma non è così. Siamo ad uno dei punti più bassi della nostra recente storia sportiva in questa disciplina e la ragione sembra essere semplice: i soldi non ci sono. Ripetiamo sempre le stesse cose: da noi nessuno investe sulla vela e anche un campione come Giovanni Soldini rimane a guardare una Volvo Ocean Race che avrebbe voluto vivere da protagonista. Panorama desolante, con un Marco Nannini che parte per un giro del mondo senza soldi chiamando l sua barca “Crisi finanziaria” e una flottiglia di entusiasti volontari alla Mini Transat partita quasi allo sbaraglio e solo per la loro grande forza di volontà. Ma se accade tutto questo non sarà anche per un problema di ignoranza? Le aziende non investono nella vela perché della vela nessuno sa nulla. Se andiamo in una scuola e chiediamo ad un ragazzo, anche nelle superiori, di dirci quali sono i grandi navigatori italiani, probabilmente non tireremmo fuori molto più che Cristoforo Colombo, se va bene! Di Giovanni Da Verrazzano o di Giovanni Caboto magari non ha sentito mai parlare nessuno. Eppure sono famosissimi in tutto il mondo. In Canada qualche hanno fa’ hanno festeggiato con delle incredibili parate il loro John Cabot (Giovanni Caboto) scopritore del Canada, e per evidenziare la fama di Giovanni da Verrazzano basta ricordare il famoso ponte newyorkese. Nelle nostre scuole tutta la nostra storia marinara, fatta in gran parte di vela andrebbe insegnata. Nessuno sa nulla di tutta la nostra cultura marinara, delle navi a vela che doppiavano Capo Horn, dei nostri traffici, della nostra marineria ottocentesca. Per fare un esempio concreto , con la storia di una grande compagnia di navigazione genovese come la Rubattino ci si potrebbe scrivere la storia d’Italia. Raffaele Rubattino, amico di Cavour e di Nino Bixio, fornì prima a Carlo Pisacane e poi a Giuseppe Garibaldi le navi per le loro spedizioni nel sud d’Italia, denunciandone il furto per non mettere a repentaglio la sua attività. Se l’Italia è unita lo deve anche e soprattutto ai suoi uomini di mare. Facciamolo sapere.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
Approfittando delle condizioni meteo ideali — sole, mare calmo e vento da sud tra i 15 e i 17 nodi — l’equipaggio francese ha mostrato grande costanza e abilità, piazzandosi sempre ai vertici della flotta
Si è conclusa oggi, nelle acque slovene di Portorose, la fase di qualificazione del Campionato del Mondo Optimist, evento organizzato dal Jadralni Klub Pirat Portorož e in programma fino al 6 luglio.
Francesca Clapcich sarà la co-skipper di Team Malizia nella prima edizione della Course des Caps, il giro di Gran Bretagna e Irlanda a vela