Sta per iniziare la stagione più pericolosa dell’anno, quella delle crociere estive. Anzi con questi bei week end di giugno, almeno al Sud, è già iniziata e i tanti diportisti italiani che d’inverno alla loro barca danno solo un’occhiatina di tanto in tanto si sono già messi all’opera. Il mare si affolla, quindi, di un po’ di velisti (e anche di proprietari di piccole e grandi barche a motore) arrugginiti dalla pausa invernale. Cosa dire? Non certo di non uscire, perché il mare è bene navigarlo, però usando innanzitutto prudenza e poi (e vale per tutti, anche i più esperti) di ripassare bene le semplici regole per le precedenze in mare, cosa molto ma molto importante per la sicurezza. Sono regole fondamentali per evitare gli abbordi in mare e quindi i pericoli derivanti dalle collisioni che, ogni anno, procurano purtroppo più di qualche vittima sui mari italiani.
E’ importante che la barca che stiamo incrociando, sia essa un’altra barca a vela, un peschereccio o una grande nave, sappia cosa abbiamo intenzione di fare. Dal nostro comportamento può derivare un passaggio sicuro per entrambe le imbarcazioni o una grande catastrofe. Ci sono tante regole da rispettare in mare, piccole e grandi, ma tutte importanti. Ad esempio per l’entrata e l’uscita dai porti bisogna conoscere perfettamente anche quali sono le ordinanze della Capitaneria di porto locale. Chiaramente nel proprio porto di armamento queste regole le conosciamo, ma se si entra in un porto per noi nuovo è bene chiamare la Capitaneria sul canale 16 o gli ormeggiatori, ed informarsi sulle procedure giuste per entrare e uscire da quel porto.
Altra cosa da ripassare con cura sono i segnali luminosi, perché è sempre possibile, anche se non si ha intenzione di compiere una navigazione notturna, di attardarsi per un motivo qualsiasi e rientrare in porto dopo il tramonto. Oltre ai segnali di fari e dei fanali all’entrata dei porti, ricordate quali sono i segnali luminosi che espone un peschereccio quando sta pescando? Oppure una grande nave, oppure un piccolo gozzo che pesca entro le tre miglia e che è potenzialmente il più pericoloso, perché meno visibile. Se non lo ricordate andate a riprendere di corsa i vostri quiz per la patente nautica.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese