Seguire la finale su You Tube invece che in televisione da un po' di conforto alle tue sensazioni. Insomma, se lo spettacolo a volte è quasi indecente, sei confortato dal fatto che mezzo mondo che commenta in diretta ha la tua stessa sensazione. In questa nuova America’s Cup catalana è tutto bello e organizzato (e tra un anno lo sarà ancor di più) ma il problema “vento” si è posto all’attenzione di tutti in maniera invadente.
Con le barche dislocanti le regate sono di una noia mortale. Si spera che questa lezione sia servita, ma è evidente che se non ci sono almeno 10 nodi non c’è alcuno spettacolo. E non è che a Barcellona a fine agosto, quando si scenderà in acqua sul serio nel 2024, il vento sia garantito. In finale, ad ottobre, potrebbero arrivare anche team miracolati, e questo non è certo un bene per la manifestazione e per il suo alto significato sportivo.
C’è anche da dire che quando più della metà delle barche cadono dai foil la regata andrebbe interrotta, ma questa è una condizione che, con il vento giusto, potrebbe anche non verificarsi mai. Ma qui vi abbiamo assistito, e non è stato uno spettacolo degno di un’America’s Cup.
La finale è stata noiosa (ed annullata) proprio su questa linea. Il vento è crollato fino a 6-7 nodi con Emirates che aveva preso una penalità per uscita dai boundaries prima dello start. Poi cade dai foil e prende anche un ocs, ma la cosa non preoccupa nessuno perché il destino della regata, con le due barche in dislocamento che si trascinano in acqua, era segnato. Superato il tempo limite American Magic festeggia. Non si sa cosa, ma è bene gasarsi in vista dell’anno prossimo. Dichiarazioni forti di Tom Slingsby che pensa di essere sulla buona strada per poter battere ETNZ. Dichiarazione strana, visto che l’ha appena battuta. Ma anche loro si rendono conto che è tutta fuffa e che, quando il vento ha fatto il suo dovere, Emirates era di un altro livello. Come sempre.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
Approfittando delle condizioni meteo ideali — sole, mare calmo e vento da sud tra i 15 e i 17 nodi — l’equipaggio francese ha mostrato grande costanza e abilità, piazzandosi sempre ai vertici della flotta
Si è conclusa oggi, nelle acque slovene di Portorose, la fase di qualificazione del Campionato del Mondo Optimist, evento organizzato dal Jadralni Klub Pirat Portorož e in programma fino al 6 luglio.
Francesca Clapcich sarà la co-skipper di Team Malizia nella prima edizione della Course des Caps, il giro di Gran Bretagna e Irlanda a vela
Venezia in festa per un vero grande matrimonio, quello tra le Vele d'Epoca e la Laguna!