Con la Practice race seguita dallo Skipper briefing e dal tradizionale Welcome cocktail sulla terrazza dello YCCS, si apre ufficialmente oggi il Campionato del Mondo ORC, dedicato alla vela d’altura. L’evento è organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda congiuntamente con l’Offshore Racing Congress (ORC), sotto l’egida di World Sailing e della Federazione Italiana Vela (FIV). Le regate si concluderanno il 30 giugno.
Sono 69 gli yacht partecipanti provenienti da 16 nazionalità, la lunghezza delle imbarcazioni è compresa tra i 9,43 metri del Farr 30 e i 15,85 metri dei quattro TP52. La flotta è stata suddivisa in 3 classi (A-B-C) in funzione della tipologia e delle relative prestazioni, al fine di garantire la migliore omogeneità tra i concorrenti di ciascuna divisione. La classe più numerosa è la B con 27 yacht registrati, sono 20 in classe A e 22 in classe C. Il regolamento ORC prevede che vengano assegnati un titolo assoluto e un titolo Corinthian per ciascuna classe.
Tra gli yacht da tenere sotto osservazione ci sono i quattro TP52: Xio, con il tattico Tommaso Chieffi, già iridato ORC A nel 2019, Beau Geste iridato ORC A nel 2018, con Gavin Brady e Ken Read, Blue e Jolt 3. Sono presenti due competitivi Ker 46, la francese Daguet e l’italiana Lisa R, fresca vincitrice della Rolex Giraglia. Nella classe B troviamo molti yacht titolati e costantemente ai vertici delle classifiche internazionali: Essentia, Grand Soleil 44 campione iridato nel 2021, i ClubSwan 42 Mela, Katariina II, Fantaghirò e BeWild. In Classe C, sarà battaglia tra Sugar 3, Italia Yachts 11.98 Campione del Mondo nel 2019, e la gemella Scugnizza. Molti i nomi noti del professionismo velico presenti a Porto Cervo, oltre a quelli già citati su Beau Geste, sul TP52 di Hong Kong regata anche il Kiwi Simon Daubney; Paul Campbell James è il tattico di Jolt 3 di Peter Harrison; su Xio di Serafini troviamo anche i fratelli Cassinari e “Ciccio” Celon con il figlio Matteo; Afonso Domingos e Hugo Rocha su Essentia; Flavio Favini e Luca Santella su Fantaghirò; i fratelli Bodini e Andrea Caracci su Katariina II; Enrico Zennaro sul ClubSwan42 Mela, Simone Ferrarese sull’IY 11.98 Sugar 3 assieme a Matteo Polli, che ha disegnato le linee d’acqua di questa barca.
Lo YCCS aveva già organizzato nel 1999 il primo IMS World Championship della storia, oggi a 23 anni di distanza il Mondiale d’altura ritorna con l’attuale denominazione di ORC World Championship. Il sistema di rating, costantemente aggiornato per seguire l’evoluzione delle barche è, appunto, l’ORC a sua volta figlio dell’IMS.
Le regate inizieranno domani, sabato 25 giugno, e proseguiranno fino a giovedì 30 giugno. Si parte con una regata lunga che porterà la flotta a regatare per almeno 24 ore, rientrando a Porto Cervo nel corso di domenica 26 giugno. A seguire sono previste regate a bastone e una costiera giornaliera a completamento del programma, suscettibile di modifiche a discrezione del Comitato di Regata. Le previsioni meteo indicano vento medio leggero all’inizio dell’evento con un rinforzo di Maestrale nella giornata di martedì 28.
Negli scorsi giorni le barche sono state controllate per verificarne la conformità alle regole e agli standard ORC. I leader di classe saranno inoltre costantemente ispezionati e misurati dopo la regata per garantire che la conformità venga mantenuta nel corso dell'evento.
Michael Illbruck, Commodoro dello YCCS: “Il Campionato Mondiale ORC riporta Porto Cervo ai tempi d’oro delle grandi regate d’altura. Ho molti ricordi di gioventù in merito, partecipando a queste regate la mia famiglia ha scoperto la Costa Smeralda e lo YCCS. Nel dare il benvenuto ai concorrenti, armatori ed equipaggi, auguro loro di godere appieno di questo luogo, in mare come a terra. Buon vento!”
Bruno Finzi, presidente ORC: “Torniamo a Porto Cervo dopo 23 anni, infatti proprio qui nel 1999 venne disputato il primo Campionato Mondiale IMS. Nel tempo il sistema di rating è andato a evolversi e in questa occasione useremo il Performance Curve Scoring, per una più precisa determinazione delle prestazioni di ogni singolo concorrente. La sfida dell’ORC è quella di compensare i tempi di una flotta eterogenea, come quella presente in questo Mondiale, dove abbiamo anche un ottimo equilibrio nella distribuzione delle presenze tra le tre classi, oltre a un’ampia rappresentanza internazionale come si conviene a un Campionato Mondiale di alto profilo.”
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