Passando le Azzorre, a circa 100 miglia a est dell'isola di São Miguel, l'inglese Alex Thomson su Hugo Boss guida la flotta del Vendée Globe. Stamattina presto si è allontanato a sud dai suoi più stretti rivali sull'acqua, scegliendo un momento in cui pensava che sarebbero stati al massimo della stanchezza, magari a riposo, per scivolare via a sud sul lato occidentale di un sistema a bassa pressione, descritto oggi come un 'baby low' se confrontato con il ciclone tropicale Theta che li aspetta da domani.
Cinque giorni di regata e la testa della flotta comprende un mix leggermente inaspettato di foiler di ultima generazione intrecciati con barche non foiling di vecchia generazione, come quella del mitico e astuto 61enne Jean Le Cam, al suo quinto Vendée Globe, che si trova secondo a Thomson, anch'egli alla sua quinta partecipazione.
Thomson ha avuto le sue grandi delusioni nei 16 anni in cui ha inseguito il suo Santo Graal, la vittoria nel Vendée Globe, e così il suo messaggio di solidarietà oggi per il favorito al titolo, il francese Jérémie Beyou, che ieri è dovuto tornare a Les Sables d'Olonne per i danni al timone, è arrivato dal cuore. Il dolore di Beyou era palpabile oggi alla radio, consapevole che i suoi sogni portati avanti così concretamente con un piano quadriennale che comprendeva la costruzione di un foiler all'avanguardia, erano naufragati.
Beyou dovrebbe raggiungere Les Sables d'Olonne sabato. Il suo team farà una valutazione immediata delle riparazioni necessarie e si assicurerà di avere la logistica a disposizione.
Tutti gli skipper si stanno comunque riposando per quanto possono, consapevoli che domani mattina dovranno affrontare la grande depressione tropicale Theta che blocca la loro strada.
E' davanti agli occhi di tutti sugli strumenti di bordo. È una grande palla rossa piazzata proprio al centro della mappa. I solitari dovranno aggirarla verso ovest. Chi si avvicina troppo potrebbe essere severamente punito, perché questa depressione subtropicale contiene venti da 50 a 60 nodi e onde di 6 metri. E’ la 29a depressione tropicale dell'anno, un record in effetti. Le depressioni tropicali e subtropicali prendono il nome dalle lettere dell'alfabeto, e con le 21 lettere dell'alfabeto latino ormai terminate, si è passati all'alfabeto greco. Theta è l'ottava lettera.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi