Bye bye Yannick, ovvero come dilapidare un enorme vantaggio di 400 miglia e una probabile ipoteca sul Vendée Globe senza un vero perché. In questo enorme campo di regata la scelta dell’Est era quasi obbligata ed era proprio quella che aveva dato un’enorme vantaggio a Yannick Bestaven dopo Capo Horn. Il vantaggio era tale per cui la scelta vincente sarebbe stata quella di marcare i propri avversari in un lungo match race. Invece ha cercato l’avventura verso la costa, dove i venti erano evidentemente più forti, ma anche evidentemente contrari. Bestaven non ha saputo fare la scelta giusta, ovvero saper rinunciare ad una parte del proprio vantaggio per poter meglio difendere la propria leadership. Non dimentichiamo le 10 ore e quindici minuti di compenazione per aver partecipato alle ricerche di Kevin Escoffier, ma al momento Chalie Dalin (Apivia) è passato in testa e fila a 12 nodi, mentre Bestaven è già 20 miglia indietro e arranca a 4 nodi. E Thomas Ruyant e Damin Seguin stanno arrivando di gran carriera e anche il loro sorpasso sembra imminente. Continua nella sua ottima performance Giancarlo Pedote, che ha seguito da stessa strategia dell’Est dei primi e si trova ora in ottava posizione a 224 dal leader.
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