Finale amaro per la vela azzurra a Vilamoura (POR) dell’Olympic Qualification Event nelle discipline singolo maschile ILCA 7 e femminile ILCA 6. Le due prove finali ancora con vento forte sui 16-18 nodi e onda formata, ci ha provato Alessio Spadoni (CC Aniene) con due manche consistenti (11-11), ma non è bastato. L’Italia manca per soli 6 punti la conquista di uno degli ultimi due posti europei ai Giochi di Tokyo, che vanno a Spagna e Olanda (salvo particolari ripescaggi). L’Italia è terza tra le 17 nazioni che inseguivano la qualifica, prima delle escluse.
Sfuma così la possibilità di aggiungere una settima disciplina della vela alle sei per le quali l’Italia è già qualificata: il catamarano misto foiling Nacra 17, i due doppi 470 maschile e femminile, i due windsurf RS:X maschile e femminile e il singolo femminile ILCA 6.
ILCA 7 MASCHILE – Nella classifica generale il tedesco Philipp Buhl, campione del mondo in carica, ha superato di 1 solo punto l’immenso brasiliano Robert Scheidt (47 anni, 5 medaglie olimpiche, in vista della sua settima partecipazione ai Giochi) e l’inglese Michael Beckett.
L’attesa maggiore era però per le qualifiche olimpiche. Lo spagnolo Joel Rodriguez Perez, nonostante un finale di grande sofferenza, è stato premiato per gli ottimi e costanti piazzamenti nella fase iniziale dell’evento (7-7-2-12-2-9-8-17-12-32-29-(39)), terminando 9° in generale con 137 punti, regalando alla Spagna il primo dei due pass per Tokyo.
Quindi l’olandese Duko Bos, anche lui a fatica e tra alti e bassi (4-18-13-1-8-13-(34)-18-3-31-7-27) alla fine chiude 11° con 143 punti. Da notare che nell’ultima regata, Bos aveva girato oltre il 50°, risultato che avrebbe dato la qualifica all’Italia, ma è stato bravo nel non arrendersi e nel recuperare fino al 27° sul traguardo.
Alessio Spadoni puo’ recriminare soprattutto per due prove sbagliate (anche a causa di una bandiera gialla con penalità in partenza) nelle batterie iniziali e nella seconda in Gold, non basta un buon finale con vento forte (3-33-7-33-6-7-18-47-2-18-11-11), chiude 14° con 149 punti.
Come hanno chiuso gli altri timonieri italiani:
29° Nicolò Villa (CV Tivano) che ha vissuto un buon momento all’inizio delle finali Gold (27-23-12-13-24-5-9-4-31-(41)-32-35) 215 punti;
39° Giovanni Coccoluto Giorgetti (Fiamme Gialle) che ha pagato la tensione di essere tra i più attesi (31-6-1-14-38-23-27-DNE-47-25-22-(64)) 305 punti;
42° Gianmarco Planchestainer (Fiamme Gialle) (24-20-21-35-29-14-7-33-42-52-(61)-43) 320 punti;
58° Dimitri Peroni (FV Malcesine) (36-14-36-28-19-30-(63)-30-48-57-56-60) 414 punti;
67° Matteo Paulon (CV Torbole) terzo Under 21 (39-56-28-35-29-28-(62)-62-28-53-58-51) 467 punti;
69° Giacomo Musone (Cn Rimini) (38-19-35-34-35-(UFD)-45-42-52-64-54-56) 474 punti.
In Silver: 99° Cesare Barabino (YC Olbia) (DPI-52-35-46-57-39-18-(BFD)-16-51-40).
ILCA 6 FEMMINILE – La campionessa danese Anne-Marie Rindom (bronzo a Rio 2016) ha vinto permettendosi di non correre l’ultima prova, davanti alla svedese Josefine Olsson e alla giapponese Manami Doi. In questa disciplina l’Italia è già qualificata per Tokyo dal 2018. Ottimo finale di evento per l’azzurra Silvia Zennaro (Fiamme Gialle), già selezionata per i Giochi, che chiude al 13° posto generale in rimonta con vento forte, avrebbe potuto entrare nella top-10 senza un avvio in salita in batteria, mentre è stata tra le migliori nelle prove in Gold (31-27-12-9-14-26-(39)-6-8-13-5-6).
Tra le altre timoniere azzurre qualche risultato che fa sperare in chiave futura, come il 34° posto in generale di Chiara Benini Floriani (FV Riva) prima della classifica Under 21 (33-13-5-26-26-18-13-(RET)-20-26-28-27).
37° per Matilda Talluri (Fiamme Gialle) (33-14-18-24-7-22-42-27-21-(UFD)-23-32).
Da rimarcare anche il 41° in generale dell’esordiente Sara Savelli (CV Torbole), seconda della classifica Under 19 e più a suo agio con vento leggero (5-21-12-40-24-5-17-28-37-42-(44)-40).
In Silver: 52° Federica Cattarozzi (CV Torbole) (37-19-5-37-36-23-16-16-12-8-11); 63° Giorgia Cingolani (CV Torbole) (22-28-29-(31)-25-20-11-11-24-22), e 70° Francesca Frazza (FV Peschiera) (30-(36)-30-29-35-28-21-21-13-22-34).
DICHIARAZIONI
Il DT azzurro Michele Marchesini, presente a Vilamoura: “I ragazzi e le ragazze hanno dato il massimo in questi giorni, in condizioni molto impegnative con onda oceanica. Per la qualifica Spadoni è rimasto in corsa fino all’ultimo. Peccato perchè è mancato davvero poco.”
Alessio Spadoni: “Sto bene, potrei stare meglio, ma non posso recriminare, ho dato tutto e fatto il mio massimo. Succede nello sport e va accettato. E’ iniziata in salita con episodi sfavorevoli che mi hanno caricato di punti e poi è stato tutto un recuperare, giorno per giorno, al massimo del mio potenziale. Non è bastato. L’ultima prova è stata un’altalena: qualificavo… non qualificavo… alla fine l’olandese ha recuperato. E’ finita sul filo del rasoio. Mi consola essere nei primi 15 di questa flotta con i migliori al mondo.”
Silvia Zennaro: “E’ stata una regata iniziata sicuramente in salita, ho sentito la mancanza di regate da sei mesi, poi progressivamente mi sono sentita più a mio agio, anche grazie al vento sostenuto degli ultimi giorni. Con le mie condizioni sono riuscita a far venire fuori quello che mi aspettavo. Ci sono stati errori sui quali lavorare che mi serviranno di insegnamento per il prossimo futuro e per farmi trovare pronta a luglio alle Olimpiadi.”
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
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