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MIDDLE SEA RACE

Middle Sea Race: alla fine il vincitore è Thierry Bouchard

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Il vincitore overall della Rolex Middle Sea Race 2008 è emerso ieri sera alle 20.49 CET quando Ricomincio da tre (ITA), l'ultima barca in gara ancora con una possibilità di vittoria, non ha tagliato il traguardo. Thierry Bouchard e Spirit of Ad Hoc (FRA) sono stati proclamati vincitori della regata. Mantenendo fede al nome della loro barca, Bouchard e il suo equipaggio sono stati abilissimi nell'adattarsi alle mutevoli condizioni meteorologiche, improvvisando, quando necessario, per restare in movimento indipendentemente dalla situazione. E' la prima volta sin dal 2002 che una barca inferiore a 50 piedi vince la regata e questo dimostra il fatto che tutti hanno una possibilità di vincere.

Bouchard, tuttavia, non è un velista comune. Ha, infatti, completato in equipaggio a due la Transat Jacques Vabre nel 2007, piazzandosi decimo nella divisione dei Classe 40. Nel 2008 ha partecipato in solitario alla Transat da Plymouth a Boston, finendo terzo nei Classe 40. Il suo compagno di squadra e navigatore Oliver Krauss ha partecipato alla regata di ritorno da Québec a Saint-Malo piazzandosi secondo, e, stando a Bouchard tutti e sette i velisti nell'equipaggio del suo Beneteau 40.7 vantano una notevole esperienza nella vela d'altura.

"Questo era il nostro debutto alla Rolex Middle Sea Race e, a essere sincero, siamo più abituati alle regate oceaniche, quindi non sapevamo bene che cosa aspettarci. Sapevamo che ci saremmo potuti piazzare bene, ma non speravamo in un risultato simile", ha dichiarato Bouchard dopo aver riflettuto sul suo successo. "Era da tanto che volevo partecipare a questa regata. Quando quest'anno ho deciso di parteciparvi, ho chiesto ai miei amici che cosa ne pensassero e mi hanno immediatamente risposto che sarebbero venuti con me. Quindi non è stato difficile trovare l'equipaggio." Bouchard non è rimasto sorpreso: "il percorso è straordinario. Non è per nulla semplice - c'è vento forte, poi vento leggero, correnti. ed è un percorso bellissimo. Il paesaggio cambia continuamente, dalla partenza con i cannoni fino a Messina, Stromboli. è un tragitto affascinante. Spero di partecipare ancora a questo evento."

La regata ha avuto numerosi alti e bassi. "Abbiamo fatto un'ottima partenza e siamo stati primi a uscire dalla baia. Abbiamo avuto buon vento fino a Stromboli, che abbiamo doppiato in notturna; abbiamo fatto delle bellissime foto del vulcano di notte," ha spiegato Bouchard. "La parte successiva è stata molto più complicata. A volte avevamo un po' di vento e riuscivamo a camminare, poi la brezza scemava e le altre barche ci raggiungevano. Poi ripartivamo, poi fermi di nuovo e così via. In certi momenti era terribilmente deprimente vedere come tutti i nostri sforzi si vanificavano. A bordo siamo tutti amici di lunga data e ci conosciamo bene. A un certo punto eravamo tutti tristi e silenziosi in coperta, poi uno dei nostri è andato sottocoperta e ha acceso la musica al massimo e ci siamo rallegrati immediatamente."

Secondo Bouchard è stata la filosofia del 'tutti per uno, uno per tutti' del suo equipaggio a rendere possibile questa vittoria e renderla così speciale, "un risultato così si ottiene solo se tutti danno il meglio costantemente." Il momento chiave della regata non è stato lungo la costa settentrionale della Sicilia caratterizzata da difficili condizioni meteo, ma la tappa da Pantelleria a Lampedusa e poi lungo il Canale di Comino, "ci siamo dovuti concentrare al massimo sulla velocità della barca. A volte navigavamo al lasco, a volte di bolina e abbiamo dovuto effettuare molti cambi di vele; la regolazione delle vele è stata fondamentale. Avevamo tre buoni timonieri a bordo, che si sono alternati continuamente in modo tale da garantire sempre il massimo della concentrazione."

Anche Spirit of Ad Hoc ha dovuto affrontare il violento temporale che mercoledì ha colpito gran parte della flotta: "avevamo appena passato Trapani ed eravamo diretti a sud, quando siamo stati colpiti da un furioso temporale per circa mezz'ora. Il vento è passato a 47 nodi in un istante e per mantenere il controllo della barca abbiamo navigato con la sola randa. Questo ci ha consentito di procedere in velocità, alle volte planando, anche se la visibilità era molto ridotta. Quando siamo usciti dal temporale e la visuale è migliorata, ci siamo resi conto che molte delle barche che erano con noi ora non c'erano più. Abbiamo pensato che questo fosse un buon segno, sapendo di essere andati veloci."

La parte finale della regata da Comino al traguardo di Marsamxett Harbour non è stata semplice. A questo punto, Spirit of Ad Hoc era in lotta contro il tempo. Avendo due ore a disposizione per percorrere 10 miglia, era quasi certo che ce l'avrebbe fatta, ma è qui che gli dei del vento hanno iniziato di nuovo a divertirsi. La brezza era leggera, irregolare e variabile. E' stato fondamentale mantenere il sangue freddo, sperare in un po' di fortuna ed essere pazienti. Bouchard ed equipaggio a questo punto non si rendevano conto di quanto bene stessero andando e nemmeno di quanto ristretta fosse la loro finestra di successo. Probabilmente è stato meglio così; lo stress addizionale li avrebbe potuti distrarre. "Sapevamo da molto tempo che stavamo andando bene. Intorno a noi c'erano numerose barche grandi, quindi eravamo fiduciosi di poterci piazzare in alto. Ma questo risultato era inaspettato."

Alla premiazione di domani, Thierry Bouchard e l'equipaggio di Spirit of Ad Hoc riceveranno il Rolex Middle Sea Race Trophy e un orologio Rolex Yacht Master in Rolesio in riconoscimento dei loro brillanti risultati. Bouchard ha vinto, inoltre, anche nella divisione ORC Club.

Altri vincitori sono Anthony Camilleri & Kevin Gauci con Maistre e Bavaria Flyer 2 (MLT) nella sfida tra gli equipaggi a due; Hans Nagel e High Q1 (GER) hanno vinto nella classe dei Multiscafi, degna ricompensa per aver completato la burrascosa regata dello scorso anno e aver avuto la forza d'animo di ripresentarsi.


24/10/2008 23:51:00 © riproduzione riservata






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