Il primo giorno della 29^ edizione della Maxi Yacht Rolex Cup & Maxi 72 Rolex World Championship, organizzata dallo YCCS con il supporto dell'IMA e la collaborazione del Title sponsor Rolex, ha mostrato agli equipaggi degli oltre 40 maxi presenti, la Sardegna con il suo volto migliore, il più adatto alla vela: Maestrale tra i 12 e i 16 nodi, con qualche raffica a 18 nodi in alcuni punti del percorso costiero di circa 35 miglia che ha visto impegnate tre delle sei classi. I Mini Maxi dei raggruppamenti 1 e 2 avevano un percorso molto simile ma leggermente più breve, mentre per i Maxi 72, che disputano il Campionato Mondiale, hanno affrontato due prove a bastone su un differente campo di regata.
La barca campione in carica, Momo, timonata dal socio YCCS Dieter Schoen con Marcus Wieser alla tattica ha subito piazzato una doppietta, seguita da un altro socio del Club, Dario Ferrari al timone di Cannonball con due secondi posti. In terza piazza a pari punti gli scafi americani Lucky e Proteus. Michele Ivaldi, navigatore su Momo, sintetizza l'ottimo esordio: "Abbiamo avuto una giornata perfetta, da incorniciare, sia per il nostro risultato che parla da solo che per le condizioni perfette, tipiche della Sardegna, maestralino e mare piatto! Sul nostro campo abbiamo avuto un vento dai 12 ai 16 nodi, con qualche salto a destra soprattutto nella seconda prova, condizioni ideali e gestibili. Abbiamo fatto due belle partenze che ci hanno dato la possibilità di 'sviluppare i cavalli' della nostra barca, la scelta vele è stata perfetta, la barca andava molto bene per cui siamo riusciti ad avere il controllo della regata fin dalla fine del primo lato di bolina, non potevamo iniziare meglio".
La categoria Super Maxi vede in regata i tre J-Class: Topaz, Velsheda e Svea che occupano nell'ordine le prime tre posizioni seguiti dai due Super Maxi moderni, Viriella di Vittorio Moretti e My Song di Pier Luigi Loro Piana, la più veloce in acqua ma penalizzata in tempo compensato. Alberto Bolzan - l'unico velista italiano ad aver preso parte alle ultime due VOR, il durissimo giro del mondo in equipaggio - spiega: "Purtroppo il tempo corretto non ha premiato la giornata come avrebbe dovuto, sinceramente eravamo convinti di aver fatto un ottimo risultato perché abbiamo navigato molto bene. Siamo comunque molto contenti di come ha lavorato il gruppo, del comportamento della barca e delle scelte fatte, rientriamo in banchina con il sorriso. Nei prossimi giorni cercheremo di lavorare sui numeri per migliorare una barca di per sé stupenda".
Nella Wally Class si è imposto Magic Carpet Cubed, nettamente il migliore tra i Wallycento. Data la differenza di lunghezza, i Wallycento hanno ben presto allungato sul resto della flotta combattendo tra loro nel percorso dell'Arcipelago di La Maddalena. In prossimità dell'arrivo si è vista una spettacolare battaglia ravvicinata tra i Wally 80 J One e Lyra, oggetto di una protesta che ha portato alla squalifica di J One, inizialmente al comando della classe. Ottimo l'esordio per il nuovo armatore timoniere di Lyra, Terry Hui, canadese nativo di Hong Kong.
Tra i Maxi è stato il Southern Wind Grande Orazio del socio YCCS Massimiliano Florio ad avere la meglio in tempo compensato sullo yacht più veloce della flotta presente a Porto Cervo, Rambler, che ha chiuso al secondo posto una volta corretto il tempo reale. Terzo posto per Inti 3, il Wally 94 di Lauro Buoro.
Nella Mini Maxi 1, il campione uscente SuperNikka ha subito chiarito sul campo le sue intenzioni andando a vincere davanti a Wallyño e Lorina 1895. Roberto Lacorte, timoniere e armatore di SuperNikka: "Una giornata bella ma impegnativa, alle portanti Spectre ci ha dato filo da torcere, quest'anno si sono presentati con degli aggiornamenti importanti nelle vele, questo però rende le cose più divertenti. Noi abbiamo fatto per bene quanto ci eravamo ripromessi e il risultato è arrivato. Il nostro meteorologo Riccardo Ravagnan ha centrato perfettamente una previsione perfetta sia nella direzione che nell'intensità del vento, in tutte le ore della giornata. Abbiamo avuto un vento medio che è andato dai 14 a un massimo di 18 nodi, ci sono stati dei cali, passando all'interno delle isole, però l' intensità e la direzione erano quelle che ci aspettavamo e questo ci ha consentito di regatare con i giusti settaggi. In questa prima giornata, il campione uscente si è imposto anche nella classe Mini Maxi 2: H2O, il Vallicelli 80 di Riccardo De Michele con Lorenzo Bodini alla tattica ha vinto davanti a due Swan: il 65 ketch Shirlaf e il 651 Lunz Am Meer.
Oggi le regate riprendono alle ore 11,30 con previsioni di vento molto leggero e instabile. Per la Wally Class sono previste prove a bastone tra le boe, mentre tutte le altre classi saranno impegnate in una regata costiera. Come consuetudine, al rientro dalle regate gli equipaggi si ritroveranno al rinfresco offerto loro in piazza Azzurra.
La Veleziana Sailing Week – supportata da Generali organizzata dalla Compagnia della Vela, è entrata oggi nel vivo, con tante novità e momenti di divertimento all’insegna dello sport: regate veliche e un nuovo evento in collaborazione con le remiere
A dominare la regata è stato il Fast and Furio Sailing Team dello Yacht Club Adriaco, con Furio Benussi che ha conquistato la vittoria a bordo di Arca Sgr, stabilendo il nuovo record di percorrenza con un tempo di 40 minuti e 51 secondi
La regata, che si è svolta come da tradizione nelle acque interne della città, ha visto la vittoria di Prosecco Doc Shockwave 3, skipper Mitja Kosmina, con Michele Paoletti tattico e Stefano Spangaro alla randa
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L’italiana Django Deer di Giovanni Lombardi Stronati con Vasco Vascotto alla tattica ha confermato un anno straordinario, dopo il terzo posto all’Admiral’s Cup e la vittoria di classe al Maxi Yacht Rolex Cup
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Dopo sette prove si chiude la tradizionale manifestazione organizzata dalla Velica Viareggina che prosegue l’iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30
Il Mills 72 di Louis Balcaen ha scritto una delle pagine più intense della storia recente della classica maltese, conquistando la vittoria assoluta in IRC dopo una regata lunga, snervante e tatticamente complessa