“Non è qui che si vince il Vendée Globe, ma è qui che si può perdere". Lo aveva detto ieri alla radio il campione paralimpico Damien Seguin invitando tutti alla prudenza e purtroppo qualche guaio si è verificato. Risolvibile, almeno così sembrerebbe, per Kevin Escoffier (PRB), esiziale per uno dei favoriti, Jérémie Beyou (Charal).
Jérémie aveva segnalato ieri sera danni ad uno dei suoi timoni dopo aver colpito un oggetto in acqua e aver effettuato una riparazione temporanea. Questa mattina, un controllo completo della barca ha rivelato che i danni erano peggiori di quanto si credesse. Beyou e il suo team hanno quindi deciso di rientrare a Les Sables d'Olonne.
Per Kevin, invece, una scafo trasformato in una vasca Jacuzzi con una gran quantità d’acqua che si è rovesciata all’interno dello scafo da una valvola attraverso la quale l'acqua dovrebbe invece defluire. Ha aspettato fino al punto in cui doveva virare e poi con la barca sbandata a dritta ha provveduto alla sostituzione. “E' l'opzione Jacuzzi di questa barca. La sto pulendo e non so come sia successo. A cinque nodi sarebbe stata facile da riparare ma non a 40,nodi”.
Per Giancarlo Pedote una notte movimentata ma senza problemi:” È stata una notte dura, ma sono a poche miglia nautiche dai primi e questo è incoraggiante. Il programma della giornata: riposarsi, rimettere in ordine e immergermi nello studio della meteo per prepararmi alle prossime grandi transizioni meteorologiche. Ma a bordo va tutto bene e questa è la cosa principale e spero che anche i miei concorrenti non abbiano avuto troppi problemi. Questa mattina, quando il vento è leggermente calato, ho pensato alle difficoltà incontrate e ai mezzi che mi hanno permesso di superarle. Siamo abbastanza fortunati da vivere e realizzare i nostri sogni".
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