E’ stato un fine settimana di grande vela quello in cui si è disputata la quarta edizione del trofeo “Match Race Giacomo Ascoli”, appuntamento di solidarietà organizzato sul lago Maggiore dal Circolo Velico Medio Verbano.
Otto skipper di grande valore a bordo delle imbarcazioni H22 - Fabio Ascoli, Aldo Bottagisio, Flavio Favini, Mila Maderna, Luca Marolli, Enrico Negri, Pietro Nicolini e Roberto Spata - si sono dati battaglia sul campo di regata in un evento che nasce con l’intento di raccogliere fondi a sostegno dei progetti della Fondazione Giacomo Ascoli, che dal 2006 si prende cura dei bambini affetti da malattie onco-ematologiche e delle loro famiglie e sostiene la ricerca scientifica in questo campo. I proventi raccolti quest’anno andranno a sostenere in particolar modo la ristrutturazione del Day Center pediatrico e oncoematologico pediatrico dell’Ospedale Del Ponte di Varese.
La vittoria finale dopo i due giorni di “voli” – le regate testa a testa su percorso a bastone – è andata al luinese Flavio Favini (il suo equipaggio era formato da Silvia Casorati, Elisabetta Rosssini, Luciano De Bernardi, Isabel Lavazza) che ha comunque trovato nel team guidato dallo skipper comasco Roberto Spata e in quello varesino guidato da Fabio Ascoli oriundo di Camogli e di nascita varesina (con un equipaggio tutto femminile) due degni avversari visto che nella classifica finale conquistavano rispettivamente il secondo e terzo posto.
Non vanno comunque dimenticati tutti gli altri team in gara che hanno permesso la piena riuscita della manifestazione: il team guidato dal milanese Pietro Nicolini (anche questo un “equipaggio rosa”) ha concluso al quarto posto; quello del luinese guidato da Enrico Negri al quinto, quello del bavenese Aldo Bottagisio al sesto; quello di Mila Maderna al settimo e quello del lavenese Luca Marolli all’ottavo.
I due giorni sul lago – il campo di regata era posizionato nello specchio d’acqua antistante il lungolago di Cerro – sono stati caratterizzati da condizioni meteorologiche abbastanza impegnative, soprattutto nel primo giorno in cui moltissimi temporali si abbattevano sull’alto Verbano. Impeccabile l’organizzazione tecnica seguita da Alfio Lavazza, Tiziano Nava, Marco Bellorini e da Roberto Tommasi per il Circolo Velico Medio Verbano di Cerro con i giudici Silvio Duma e Gino Zoccali:
“Anche quest’anno l’evento in memoria di mio fratello Claudio, grande appassionato velista e che da sempre ha insegnato la sua passione ai giovani – ha commentato Marco Ascoli, presidente della Fondazione Giacomo Ascoli, durante la cerimonia di premiazione a Palazzo Perabò - è stato un grande successo. Sono poi particolarmente contento che questo evento ha visto la partecipazione sinergica di 5 circoli velici (AVAV Luino, C.N. Caldè, C.V.M.V. Cerro, A.V. Monvalle e C.V. Ispra). L’entusiasmo, l’allegria e la disponibilità di tutti, skipper, equipaggi, uomini e donne uniti nella solidarietà, sono stati i fattori determinanti del vero successo della manifestazione. La classifica in fondo è simbolica perché in realtà tutti hanno vinto per il solo fatto di aver partecipato ed aver contribuito a sostenere la Fondazione che da anni lavora, in memoria di Giacomo, per migliorare la qualità di vita, dentro e fuori l’Ospedale, dei bambini affetti da patologie oncoematologiche. L’appuntamento è già fissato fin d'ora per la quinta edizione nel 2019, spero con la partecipazione di altri circoli velici.”
Le regate sono state seguite dell’emittente locale “Telesettelaghi” che ha ripreso le fasi della competizione che sono state proiettate su grande schermo a terra in occasione della cena di gala presso il Palazzo Perabò di Cerro. Claudio Mazzanti e Gianni Armiraglio, giornalisti di grande esperienza nel campo della vela agonistica, hanno condotto mirabilmente e con grande professionalità la radiocronaca dal vivo e le interviste durante le fasi delle prove.
Durante la serata del primo giorno di gare si è svolta la cena di gala benefica allestita nello splendido chiostro del Palazzo Perabò di Cerro sede del Museo Internazionale della Ceramica, MIDEC, mentre per tutta la durata della manifestazione negli spazi a terra sono stati allestiti punti di informazione e di raccolta fondi, grazie alla presenza degli amici e volontari della Fondazione che hanno allestito anche laboratori per bambini.
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