Guardando la cartografia questa mattina, l’unica grande domanda da porsi è su cosa stia facendo Dominique Wavre con il suo Mirabaud. Si vede che punta ad est, allontanandosi dalla rotta diretta, e così sta permettendo agli altri due concorrenti che si stanno affrontando per il 7° posto di guadagnare una posizione. Javier Sansò lo ha già superato e Arnaud Boissieres si accinge a farlo. La situazione è molto difficile da capire da terra. Perché Dominique ha scelto di spingere ulteriormente verso est? Le previsioni meteo per le prossime ore e per i prossimi giorni non confortano affatto la sua scelta. Vista da terra la cosa è incomprensibile, ma vista dall’acqua magari è tutta un’altra faccenda. A volte bisogna perdere per poter poi guadagnare miglia.
Saliamo fino al terzo posto e vediamo cosa sta facendo il grande Alex Thomson (è lui il Boss, altro che Hugo!) con la sua vecchia barca condotta con una strategia raffinata. Doveva fare qualcosa per tentare di salire sul podio e l’ha fatta. La sua terza posizione, sbertucciando Dick con la sua scelta di risalire sotto le coste sudamericane, è una perla di tattica, anche se tra qualche ora potrebbe rientrare nei ranghi. Questa mattina, però, ha ritrovato il vento e viaggia a 10.8 contro i 10.2 di Dick. Ma nelle ultime 24 ore ha perso tantissimo. Vedremo. L’approccio al pot au noir una volta arrivati all’equatore potrebbe essere decisivo.
Davanti la corsa langue un po’, al momento. François Gabart sta mettendo miglia tra Macif e Banque Populaire e Armel Le Cléac’h non ha contromosse da fare. Può solo seguire la scia di Gabart. Ma il suo distacco è salito a 190 miglia e l’aria dalle sue parti è scesa. Viaggia a 9 nodi contro i 13 di Macif.
In fondo al gruppo l’altra corsa del sempre sorridente Alessandro di Benedetto, che si trova a circa 80 miglia dall’ultima porta obbligatoria e a 1800 miglia da Capo Horn.
Sodebo Ultim 3, il maxi-trimarano francese guidato da Thomas Coville, è salpato il 15 dicembre 2025 per un nuovo tentativo di record sul Trofeo Jules Verne, il giro del mondo senza scalo né assistenza
La squadra italiana chiude la rassegna iridata con tre medaglie e conquista per il terzo anno consecutivo il Nations Trophy, confermandosi ai vertici della vela giovanile internazionale
La vittoria thailandese ha avuto anche un significato storico: a bordo dell’SSL47 numero 6 c’era infatti Sua Maestà la Regina Suthida, in ruolo attivo come tattica e timoniera, alla guida del team di casa nelle acque di Pattaya
Più di 100 imbarcazioni provenienti da 16 Paesi hanno confermato la propria partecipazione, a testimonianza di quanto questo appuntamento sia ormai tra i più prestigiosi e attesi del calendario velico internazionale
Ecco i nuovi campioni sardi: Giorgia Casula ed Eleonora Bandel nei Nacra 15; Paolo Pedde e Samuele De La Ville nell'Hobie Cat 16 Spi, Riccardo Antinori e Beatrice Usini nei Dragoon
I team fondatori si uniscono per incrementare il potenziale dell'America's Cup, introducendo una struttura professionale e un calendario sportivo stabile alla competizione che esiste da 174 anni
La società del gruppo Smeralda Holding traccia l’impegno nei confronti di ambiente, persone e comunità: uso efficiente di risorse, impegno per garantire la sicurezza delle proprie persone, attività con le scuole e promozione della cultura gallurese
Si è conclusa la prima parte del campionato invernale ‘Più Vela Per tutti’, con la quinta regata a bastone delle dieci da disputare per conoscere i campioni di questa XVII edizione promossa dalla Lega Navale Italiana di San Foca