Nel collegamento radio del pomeriggio François Gabart ha fatto il punto della situazione, soddisfatto perché la barca va bene ed il suo vantaggio su Armel Le Cléac'h è cresciuto ancora un po'.
"Il mio vantaggio su Armel è buono! Anche se sospettavo, o meglio sapevo, che dopo la virata, l’elastico si sarebbe allargato in mio favore. E' sempre un piacere però constatare che è vero, e vederlo crescere un po’.
Dopo le Falkland, sono sempre stato un po' spostato verso est perché non volevo mai stare troppo vicino alle piccole depressioni che si creano continuamente ed escono da Cabo Frio (capo ad ovest di Rio de Janeiro). Per abbordare questa zona, ci sono diverse opzioni: o completamente da est per evitare di essere sotto l'influenza di queste depressioni, o completamente da ovest lungo la costa del Sud America, come ha fatto Alex Thomson. Una terza strategia è quella di concentrarsi sui percorsi intermedi, cosa che abbiamo fatto con Armel. In questo nostro percorso si è aggiunta una piccola depressione temporalesca. Siccome io ero più verso est mi sono potuto tirare fuori, mentre Armel si è fatto bloccare e questo ha creato rapidamente il suo gap.
Ora procedo di bolina, mura a dritta, senza mal di mare e ballando un po’ ma io sono abituato. Questo dura da due mesi! La notte scorsa è stata abbastanza regolare, così sono riuscito ad andare veloce anche mentre mi sono riposato. Da questa mattina c’è stata un po’ di pioggia, con venti a volte forti, a volte deboli, e che hanno girato in tutti i sensi. Ho appena passato un mezzo temporale con il vento che è girato di 60 gradi a sinistra ed è passato da 15 a 30 nodi in pochi minuti, cosa che richiede assolutamente di uscire fuori e regolare le vele.
Sto facendo un lungo bordo verso l’equatore, con un vento tra i 15-20 nodi da 2-3 giorni, che dovrebbe ammorbidirsi con l’avvicinarsi del “pot au noir” tra i 5° e l’equatore. Dovrei attaccare l'attraversamento della zona delle calme equatoriali tra circa quattro giorni. Le mie stime sono ancora un po’ grezze, ma dovrei arrivare in 8-10 giorni a 10° Nord.
La barca va bene. Faccio dei giri di controllo regolarmente e guardo, ascolto. E faccio una lista di tutte le cose da fare sul ponte quando il vento si placa un po'. So più o meno dove ci sono le parti che si stanno usurando e le controllo. Non bisogna mai smettere di prendersi cura della barca.
DI terminare prima degli 80 giorni non mi importa molto, anche se sarebbe bello farlo per un ossequio a Giulio Verne. Ma se saranno 75 o 100 quello che mi darà la vera felicità sarà arrivare qualche minuti prima del secondo."
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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