In 24 ore il passivo per gli avversari di François Gabart è divenuto pesantissimo. Con quasi 4 nodi medi di velocità in più tra ieri mattina e questa mattina, i conti sono abbastanza veloci da fare, con Macif che ora ha 252 miglia di vantaggio su Banque Populaire e 605 su Virbac Paprec 3.
Nella testa di Armel Le Cléac’h le domande questa mattina dovrebbero essere numerose. Come? Perché? E’ normale? Cosa ho fatto di sbagliato? Lo schiaffo è stato veramente pesante. In 24 ore la situazione è cambiata molto in testa alla flotta. Ieri mattina Armel era a 169 miglia da Macif. Questa mattina Banque Populaire è dietro di 252: una differenza di 82,9 miglia. Macif ha navigato 3,4 nodi più veloce e ha coperto 391,8 miglia, mentre Banque Populaire solo 300,5. Cosa vogliono dire questi numeri? E l’angolo d’attacco leggermente più aperto per Gabart che gli ha consentito questa differenza raggiunta in tutta scioltezza? È il marinaio o il materiale, ciò che consente a questa barca di spingersi ancora un po’ oltre i propri limiti quando siamo quasi alla fine della corsa? Potrebbe essere necessario attendere l'arrivo a Les Sables d'Olonne per capire il perché di un tale divario concretizzatosi lungo la costa brasiliana. Anche per Jean-Pierre Dick, che ieri aveva annunciato la sua volontà di riprendere i prime due, la botta è stata grande. Ora è a 605 miglia da Macif e a 353 da Banque Populaire. Virbac Paprec ha perso 54 miglia su Banque Populaire nelle ultime 24 ore. Bisogna dire che è stata veramente una giornata importante e forse quella di Gabart potrebbe anche essere la fuga buona.
Dietro i primi tre Alex Thomson, dopo la pioggia, ha incontrato il bel tempo, ma non è per questo che può essere felice. Infatti, dopo la grande rimonta ottenuta passando vicino alle coste del Sud America, ora è a 370 miglia a sud di Rio e sta procedendo a zig zag. Questa notte ha dovuto fare ben sette virate! Viaggia in un flusso da nord-est di dodici nodi e ha ottenuto la peggiore performance nel corso delle ultime 24 ore, con 219 miglia percorse. La differenza tra lui e Dick nelle ultime 24 ore è salita da 9 miglia a 47 miglia.
In coda, dall’altra parte del Sud America, Alessandro di Benedetto, skipper di Team Plastique, ha finalmente passato l'ultima porta obbligatoria di questo Vendée Globe ed ora può finalmente concentrarsi su una rotta diretta verso Capo Horn. Questa mattina è a circa 1500 miglia dal mitico capo.
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