Dopo i foil nell'Oceano Indiano, ecco l’albero nell’Atlantico del sud. I problemi, dunque, non mancano mai quando si tratta di un giro del mondo a vela. Non basta essere usciti dal profondo sud per considerarsi già a casa (Miceli docet).
Questa mattina, a due terzi dell’altezza, gli uomini di Yann e Dona hanno scoperto una quarantina di centimetri dell’albero delaminati. In pratica è stato trovata una rientranza e non c’è stato nulla, negli ultimi giorni, che possa in qualche modo giustificare questo danno. Nelle ultime ore l’unica andatura forzata era stata la bolina all’interno dello stretto di Lemarie, con un mare formato ma un vento non certo fortissimo. Non si riesce a capire quale possa essere stata l’onda più forte delle altre che abbia fatto piegare l’albero. Immediatamente sono scattati controlli minuziosi per verificare sia l’esterno sia l’interno dell’albero. Dopo diverse telefonate con i progettisti per sapere se il danno era riparabile, tutti si sono messi a lavorare in fretta perché il tempo è ovviamente molto poco. Ironia della sorte, questo è capitato proprio nel momento in cui il vento è aumentato e la barca poteva correre. Invece la velocità è stata forzatamente ridotta, per consentire le riparazioni a più di 15 metri di altezza, con un vento di 25 nodi e onde di due metri. A bordo ogni ruolo è stato stravolto, perché bisogna contemporaneamente trapanare, tagliare, incollare e far andare la barca il più veloce possibile. È una grande sfida. Sappiamo tutti molto bene che ci vuole una barca in buone condizioni per affrontare la risalita dell’Atlantico. Al momento nessuno a bordo sa se Spindrift potrà sfruttare al massimo le sue potenzialità da ora in poi, o se le sue performance ne risentiranno. Inizialmente il morale ha preso un duro colpo e la fatica accumulata non aiuta a pensare positivo. Ma l'equipaggio è più che mai unito e motivato per riuscire in questa riparazione e completare il giro del mondo, possibilmente con il record”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
Approfittando delle condizioni meteo ideali — sole, mare calmo e vento da sud tra i 15 e i 17 nodi — l’equipaggio francese ha mostrato grande costanza e abilità, piazzandosi sempre ai vertici della flotta
Si è conclusa oggi, nelle acque slovene di Portorose, la fase di qualificazione del Campionato del Mondo Optimist, evento organizzato dal Jadralni Klub Pirat Portorož e in programma fino al 6 luglio.
Francesca Clapcich sarà la co-skipper di Team Malizia nella prima edizione della Course des Caps, il giro di Gran Bretagna e Irlanda a vela
Venezia in festa per un vero grande matrimonio, quello tra le Vele d'Epoca e la Laguna!