Dopo i foil nell'Oceano Indiano, ecco l’albero nell’Atlantico del sud. I problemi, dunque, non mancano mai quando si tratta di un giro del mondo a vela. Non basta essere usciti dal profondo sud per considerarsi già a casa (Miceli docet).
Questa mattina, a due terzi dell’altezza, gli uomini di Yann e Dona hanno scoperto una quarantina di centimetri dell’albero delaminati. In pratica è stato trovata una rientranza e non c’è stato nulla, negli ultimi giorni, che possa in qualche modo giustificare questo danno. Nelle ultime ore l’unica andatura forzata era stata la bolina all’interno dello stretto di Lemarie, con un mare formato ma un vento non certo fortissimo. Non si riesce a capire quale possa essere stata l’onda più forte delle altre che abbia fatto piegare l’albero. Immediatamente sono scattati controlli minuziosi per verificare sia l’esterno sia l’interno dell’albero. Dopo diverse telefonate con i progettisti per sapere se il danno era riparabile, tutti si sono messi a lavorare in fretta perché il tempo è ovviamente molto poco. Ironia della sorte, questo è capitato proprio nel momento in cui il vento è aumentato e la barca poteva correre. Invece la velocità è stata forzatamente ridotta, per consentire le riparazioni a più di 15 metri di altezza, con un vento di 25 nodi e onde di due metri. A bordo ogni ruolo è stato stravolto, perché bisogna contemporaneamente trapanare, tagliare, incollare e far andare la barca il più veloce possibile. È una grande sfida. Sappiamo tutti molto bene che ci vuole una barca in buone condizioni per affrontare la risalita dell’Atlantico. Al momento nessuno a bordo sa se Spindrift potrà sfruttare al massimo le sue potenzialità da ora in poi, o se le sue performance ne risentiranno. Inizialmente il morale ha preso un duro colpo e la fatica accumulata non aiuta a pensare positivo. Ma l'equipaggio è più che mai unito e motivato per riuscire in questa riparazione e completare il giro del mondo, possibilmente con il record”.
La Veleziana Sailing Week – supportata da Generali organizzata dalla Compagnia della Vela, è entrata oggi nel vivo, con tante novità e momenti di divertimento all’insegna dello sport: regate veliche e un nuovo evento in collaborazione con le remiere
Con la prossima ventesima edizione, in programma dal 15 al 19 ottobre 2025, il Raduno Vele Storiche Viareggio conferma l’importanza che ha conquistato tra i raduni internazionali di imbarcazioni classiche
Vincenzo Russo, Executive Chef di Furore Grand Hotel, in Costiera Amalfitana, ha vinto il premio Miglior Chef Under 35 della sesta edizione dei Food & Wine Italia Awards 2025 (nella foto "Veli di mare" pasta maritata di mare)
Nelle giornate invernali che non ci consentono di uscire in mare una bella alternativa è il percorso "Alla scoperta dei fogolârs” ideato da PromoTurismoFVG
La regata, che si è svolta come da tradizione nelle acque interne della città, ha visto la vittoria di Prosecco Doc Shockwave 3, skipper Mitja Kosmina, con Michele Paoletti tattico e Stefano Spangaro alla randa
Vento, spettacolo e sportività a Su Siccu dove il locale Gianluca Pilia e il toscano Gabriele Lizzulli sono risultati vincitori della VI Coppa dei Campioni OpenSkiff
Venezia si prepara ad accogliere nuovamente i giganti del mare. Diciotto imbarcazioni leggendarie e alcuni tra i più grandi nomi della vela internazionale saranno sulla linea di partenza del XII Gran Premio Città di Venezia - Venice Hospitality Challenge
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Trieste accoglie la regata più affollata del mondo tra vento, festa e consapevolezza. Un evento straordinario che continua a incantare, ma che mostra anche il peso della propria grandezza
Con venti leggeri e competizione di altissimo livello: Earlybird, Cuordileone e Freya tra i grandi vincitori di una stagione memorabile