L’edizione 2019 della Garmin Marine Roma per 1/2/Tutti sarà ricordata come una delle più dure degli ultimi anni. Tanto vento, anche 30 nodi, un mare formato, un freddo polare, con il ghiaccio sulla coperta di molte barche ed alla fine anche un po’ di piatta che ha reso lunghissime, per alcuni, le ultime miglia in mare. Ma se il gioco è stato duro, è stato proprio questo il momento in cui i veri duri hanno piazzato i loro colpi vincenti.
Escono da trionfatori dalla “Roma” Michel Cohen, solitario francese innamorato di questa corsa transtirrenica, e Marco Paolucci e Lorenzo Zichichi, due marinai più che navigati, che hanno condotto all’ennesimo traguardo vittorioso, una lady non più giovanissima come Libertine.
Michel, per l’ennesima nota non di colore ma sostanziale, è stato artefice di una spettacolare entrata a vela nel porto di Riva di Traiano. Il motore del suo Figaro 2 Tintorel lo aveva lasciato ed ovviamente le batterie non ricaricavano più. Per lui un’ultima notte senza pilota, passata con in mano la barra del timone senza potersi concedere nemmeno un minuto di riposo.
“Una regata molto difficile e fredda questa volta - spiega Michel Cohen all’arrivo - con una risalita impegnativa fatta di tanta bolina. Il mare era molto formato e dava molto fastidio alla barca, più del vento che anche lui ha soffiato forte. E’ andato tutto perfettamente bene, fino a quando il motore non mi ha lasciato impedendomi di ricaricare le batterie. Ecco, l’ultima notte è stata la più difficile e sicuramente la più faticosa. Anche se non c’erano più i 30 nodi ,stare al timone ininterrottamente per tante ore è stato decisamente faticoso. Una corsa fantastica, e fantastico è stato il mio Figaro”.
“Fino a Ventotene non c’erano proprio le condizioni ideali per la nostra barca – commentano Lorenzo Zichichi e Marco Paolucci una volta in banchina – però ci siamo difesi, anche con tanti cambi vele, ed abbiamo tenuto d’occhio gli avversari. Poi prima di Lipari abbiamo preso un grosso groppo e abbiamo anche perso il pilota automatico, perché il pistone si è sganciato, è entrato in protezione e non si è mosso più. Da allora siamo andati avanti a forza di braccia, con turni di un’ora per non stancarci mai troppo, anche perché oltre al forte vento c’era anche un mare formato difficile da affrontare. In queste condizioni, con il meteo estremamente variabile, la nostra scelta è stata quella di fare meno acqua possibile. Dalla rotta diretta abbiamo però deviato per seguire il vento e siamo finiti sotto costa in un punto delicatissimo, ossia tra il Circeo e Anzio. Poi è morto il vento ma ci siamo allontanati facendo, specialmente Marco, un eccellente lavoro con quella bafagna e siamo riusciti a ripartire bene dopo Anzio. Ma la Roma ha un altro punto difficilissimo ed è l’arrivo. Questo posto te lo dimostra ogni volta! Anche questa mattina con il vento che a due ore da qui è sceso completamente. Noi eravamo conservativi, non avevamo dato spi perché c’erano dei groppi intorno ed eravamo stanchi. In queste condizioni devi conservare la lucidità. Se ti fai prendere dal panico sei finito”.
Da notare come Tintorel, Figaro 2 condotto in solitario dal francese Michel Cohen, abbia passato la linea di arrivo di Riva di Traiano alle ore 12:19:35 di mercoledì 10 aprile aggiudicandosi la Line Honours della Roma per 1 e, soprattutto, precedendo, nonostante fosse in solitario, l’intera flotta dei “per 2” che ha visto il proprio leader, il Comet 45S Libertine di Marco Paolucci e Lorenzo Zichichi, passare la linea alle 13:43:52.
Prima di loro, oltre al vincitore endlessgame, erano giunti a destinazione solo barche in equipaggio: Sir Biss, Sidney 39 di Giuliano Perego, arrivato alle 9:49:00 e secondo il tempo reale nella Roma per Tutti, O’ Guerriero, Comet 41S di Alessandro Ciofani e Annamaria Gallelli (3° alle ore 10:11:22), Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni e Giovanni Bonzio (ore 11:03:48) e Muzika 2 X442 di Simone Taiuti e Marco Scala (ore 11:41:07).
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