- la Federazione Italiana Pesca in Apnea (F.I.P.I.A.) è un’associazione non avente scopo di lucro che ha per ha per oggetto statutario la promozione e lo sviluppo dell’attività di pesca subacquea in apnea amatoriale/ricreativa, nonché l’osservazione, la conoscenza, la difesa ed il recupero del mare, del suo patrimonio e delle acque marine interne alla possibilità di piena fruizione e libero godimento da parte della popolazione tutta;
- è altresì scopo statutario di F.I.P.I.A., per quanto di interesse in questa sede, promuovere la partecipazione, attraverso lo strumento associativo, dei praticanti amatoriali della pesca in apnea alle istanze normativo/legislative, a tutti i livelli Istituzionali, che possano interessare oggetto ed obiettivi della Federazione;
- a tal fine, rientra tra le missioni statutarie della Federazione “promuovere con istanze interventi normativi volti a garantire la sicurezza in mare dei praticanti la pesca in apnea sia in prossimità della costa, sia al largo di essa” (cfr. art. 4 dello Statuto F.I.P.I.A., rubricato “Oggetto e scopo”); La Federazione Italiana Pesca In Apnea, intende suggerire ai sopracitati Organi di governo la seguente proposta per l’incremento della sicurezza in mare e la prevenzione degli incidenti provocati dai natanti a motore nei confronti dei praticanti di attività subacquee, tra cui la pesca in apnea.
Tenuto conto che:
• Il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile a una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere messa issata sul mezzo nautico, e che il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione (art. 130, DPR 1639/1968);
• I naviganti sono tenuti ai sensi dell’articolo 91 del DM 146/2008 a mantenersi a una distanza di 100 metri dalla bandiera di segnalazione di “sub in acqua”;
• Nonostante le ripetute campagne d’informazione condotte dalle rappresentanze dei subacquei e dei pescatori in apnea, anche in collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, gli investimenti di subacquei da parte di imbarcazioni continuano ad essere fatti non isolati;
• Anche diverse inchieste giornalistiche hanno mostrato come la segnalazione di “sub in acqua” non sia conosciuta da molti conducenti di mezzi nautici (purtroppo anche se in possesso di patente nautica da diporto);
Chiede:
Che le autorità in indirizzo si attivino per promuovere un’iniziativa per rendere obbligatoria l’apposizione sulle calandre di tutti i motori marini che possono essere condotti senza obbligo di patente nautica, di un adesivo (o una stampa prodotta direttamente dal costruttore) riportante la bandiera di “sub in acqua”, i riferimenti normativi e l’invito a prestare attenzione. In alternativa, l’adesivo potrebbe essere apposto sulle timonerie.
A titolo di esempio riportiamo un bozzetto già impiegato in campagne di sensibilizzazione sull’argomento, lanciate autonomamente da alcune associazioni.
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